Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Per Tuvixeddu 76 milioni a Cualbu

Fonte: La Nuova Sardegna
4 febbraio 2014

CAGLIARI, NIENTE SOSPENSIVA 
 

 
 
 
 
 

CAGLIARI La Regione deve pagare al costruttore Gualtiero Cualbu 76 milioni di euro come indennizzo per la mancata realizzazione del piano immobiliare di Nuova Iniziative Coimpresa sul colle archeologico di Tuvixeddu. La corte d’appello civile di Roma ha respinto il ricorso in appello presentato dagli avvocati Sorrentino e Parisi per la Regione, che chiedevano ai giudici di sospendere l’esecutività del lodo arbitrale in attesa della sentenza di merito. Se dunque il Consiglio di Stato ha stabilito a marzo 2011 che i vincoli imposti dall’amministrazione Soru erano legittimi e che dunque sul colle dei Punici non si poteva costruire, è confermato almeno per ora che il costruttore è stato danneggiato. Quei vincoli restano e l'impresa non potrà mettere in piedi un solo mattone attorno alla necropoli punico-romana più importante del Mediterraneo. Ma per i tre arbitri Cualbu ha diritto a una somma che compensi gli investimenti e il mancato profitto sulla vendita degli immobili mai costruiti malgrado a suo tempo l'intervento fosse stato autorizzato dalle sovrintendenze e legittimato da due accordi di programma firmati nel 2000 da Regione, comune di Cagliari e Coimpresa. Un altro collegio di secondo grado deve pronunciarsi sul ricorso presentato dall’avvocato Gianpiero Contu per l'ex governatore Renato Soru e l'ex assessore all'urbanistica Gianvalerio Sanna contro la loro esclusione dal giudizio arbitrale. Sulla vicenda, di rara complessità, pende poi un'inchiesta giudiziaria aperta contro ignoti dalla Procura cagliaritana, che ha acquisito tutti gli atti della controversia arbitrale partendo da un esposto e dagli atti ufficiali degli avvocati in forza alla Regione, nei quali sul contenuto della relazione tecnica consegnata dall'advisor Deloitte Spa agli arbitri venivano posti seri dubbi. Dubbi che hanno portato il collegio arbitrale prima a un rinvio della decisione, poi ad ulteriori approfondimenti sulla questione affidati ancora a Deloitte, che ha concluso a favore di Cualbu. Uno degli arbitri, l’ex magistrato Gianni Olla, ha sostenuto l’esatto contrario: la Regione era nel pieno diritto di bloccare i lavori e dunque il costruttore non avrebbe diritto ad alcun indennizzo. In serata il commento del presidente della Regione: «Le conseguenze di una guerra ideologica portata avanti dalla giunta Soru – ha detto Cappellacci – rischiano ora di pesare sulla collettività». (m.l)