Situazione denunciata durante una riunione del Lirico
Vetri in frantumi, rubinetti dei bagni divelti, idranti d'emergenza messi fuori uso. I vandali hanno rubato pure le guarnizioni di plastica delle porte di cristallo. In uno, due, forse più raid nei laboratori e nel teatrino del parco della musica. Danni per migliaia di euro, nelle strutture che ancora non sono state inaugurate. Sarebbero pronte da anni, ma per ora sono inutilizzate. Per rimetterle a posto bisognerà intervenire: anche il quadro elettrico dei laboratori è stato danneggiato, mentre i bagni sono stati allagati.
«Una situazione insostenibile», ha detto Gualtiero Cualbu durante la seduta del Consiglio d'amministrazione del Lirico a metà gennaio. Nel verbale della riunione le parole del rappresentante della Regione nel Cda sono chiare. Il discorso ha riguardato le «continue incursioni di vandali che, senza controllo, ogni giorno violano le strutture del Teatro piccolo, dei laboratori e dei parcheggi procurando danni». Zedda, su richiesta dei consiglieri Cualbu e Porcelli, non ha escluso l'installazione di telecamere per sorvegliare le strutture. Secco no, invece, ai vigilantes: costano troppo. Nei giorni scorsi i tecnici dell'assessorato ai Lavori pubblici (l'assessore Luisa Anna Marras in un primo momento aveva parlato di semplici «infiltrazioni d'acqua», smentendo il raid vandalico) hanno fatto un primo sopralluogo per stimare i danni e programmare un intervento.
Ma l'abbandono riguarda anche il Parco della musica. E i parcheggi, chiusi per anni. Il primo è stato aperto sotto Natale, dopo il termine di alcuni lavori di manutenzione, di cui aveva bisogno. I primi difetti sono venuti fuori appena la Giunta Zedda ha avviato la procedura per arrivare all'apertura. I multipiano, ereditati dall'esecutivo Floris, non potevano contare sui certificati dell'impianto antincendio, e avevano necessità di un intervento nel sistema elettrico. Le pompe che avrebbero dovuto impedire ai sotterranei di allagarsi, poi, non funzionavano.
Ora la storia rischia di ripetersi per i laboratori e il “teatro da camera”: «Si tratta di strutture che potrebbero essere utilizzate subito, nell'arco di una settimana. Sono a disposizione e intendiamo sfruttarle al meglio», ha detto il nuovo sovrintendente del Lirico Mauro Meli durante la presentazione della stagione sinfonica. (m.r.)