Francesca Ghirra, presidente della commissione Cultura, presenta il nuovo regolamento che oggi sarà discusso in consiglio comunale: "Trasparenza ed equità, e tempi ridotti nell'erogazione dei contributi per gli spettacoli"
Autore: Federica Lai il 04/02/2014 02:11
Il Comune di Cagliari studia un nuovo regolamento per l’erogazione dei contributi culturali, dopo le polemiche dell’anno scorso. Trasparenza e equità nella ripartizione dei contributi, semplificazione dei procedimenti, e un tetto minimo di 2 mila euro, sono alcune delle novità dl nuovo documento discusso e licenziato dalla commissione Cultura. Oggi la discussione in Consiglio comunale.
“Il nuovo regolamento ha introdotto tante novità – spiega Francesca Ghirra, presidente della commissione Cultura - che vanno sperimentate per valutarne pregi e difetti. Oltre alla trasparenza che caratterizza l'intero impianto e l'introduzione di regole finalmente certe, tra i pregi rilevati anche dagli uffici competenti è stata evidenziata la facile applicazione dei criteri di valutazione, che mirano a premiare la qualità dei progetti proposti, e l’equità della ripartizione matematica dei contributi”.
Tra le principali criticità registrate con il vecchio regolamento sicuramente il ritardo nell’erogare i soldi. “Nonostante si sia provveduto a pubblicare il bando all'inizio del mese di aprile – continua Ghirra - le graduatorie provvisorie sono state pubblicate solo a settembre e quelle definitive a novembre. Quindi gli operatori non hanno avuto modo di programmare per tempo le attività. I correttivi che abbiamo introdotto, oltre a questioni di carattere formale, sono orientati alla semplificazione delle procedure, all'economicità e celerità dei procedimenti amministrativi, senza alterare i principi cardine del dispositivo, ovvero premiare progetti di qualità attraverso procedimenti trasparenti”.
Obiettivi del nuovo regolamento. Ridurre i tempi di assegnazione dei contributi, semplificare i procedimenti, evitare di entrare in dettagli tecnici eccessivi 'invadendo' le competenze degli uffici, svincolare definitivamente i contributi dall'approvazione del bilancio agganciando il bando agli stanziamenti del bilancio pluriennale in modo da pubblicarlo ogni anno entro il mese di novembre. Attribuire alla Giunta la possibilità di individuare delle sottocategorie rispetto alle macroaree indicate dal regolamento e indirizzare le attività verso particolari progetti che caratterizzano le politiche culturali dell'Amministrazione di anno in anno, Cagliari2019, Expo' 2015 per esempio. Ma anche introdurre il limite di presentazione di un unico progetto, anche articolato in più iniziative che si svolgano nel corso di un intero anno, escludere soggetti che abbiano posizioni debitorie nei confronti del Comune, introdurre un tetto minimo ai contributi di 2000 euro al fine di evitare un'eccessiva polverizzazione dei fondi, ma anche una procedura semplificata per iniziative di modesta entità economica, massimo 2mila euro. Modificare la composizione della commissione al fine di garantire la qualità dei componenti ma anche di avere un controllo stringente sui tempi di istruttoria dei progetti, e introdurre un termine entro cui accettare i contributi in modo tale da ridistribuire eventuali resti tra i beneficiari.
“Per quanto riguarda il regolamento per la rendicontazione – aggiunge Francesca Ghirra - è stata aumentata al quaranta per cento la possibilità di rimodulare i progetti, fatta salva la loro attuazione come valutati dalla Commissione di valutazione al fine di non alterarne il livello di qualità. Sempre nell'ottica di una semplificazione dei procedimenti, le spese generali (segreteria organizzativa, cancelleria, utenze elettriche e telefoniche, etc.) saranno riconosciute a forfait per un importo massimo del dieci per cento del progetto complessivo e non dovranno essere rendicontate”.