Sequestrata dalla Guardia di Finanza anche la sede della Società Italiana Servizi (Sis) di via Rockefeller, cooperativa che gestisce l'appalto delle pulizie nel Municipio cittadino, oltre che in vari locali comunali e parte di quelli giudiziari.
A mettere i sigilli sono stati gli specialisti del Gico, guidati dal colonnello Stefano Rebechesu, nell'ambito dell'operazione “Movida”, coordinata dalla Procura di Roma che ha messo sotto sequestro, in tutta Italia e all'estero, i beni dell'imprenditore Giovanni De Pierro, residente a Barcellona, in Spagna. Un tesoro da 270 milioni di euro.
L'inchiesta del procuratore della capitale, Giuseppe Pignatone, ruota attorno ai reati di appropriazione indebita, riciclaggio, bancarotta ed evasione fiscale, tanto che il pm Giuseppe Cascini ha ottenuto dal Tribunale un decreto di sequestro per 32 auto, due yacht di lusso di oltre 20 metri, 174 immobili, magazzini e beni di 73 società, 14 delle quali con sede nel Regno Unito, Lussemburgo, Belgio, Costa Rica e Isole Vergini Britanniche. Secondo la Procura De Pierro avrebbe accumulato un incredibile patrimonio con gli appalti nel settore delle pulizie degli enti pubblici, delle costruzioni e della nautica. I finanzieri sono convinti che aprisse e chiudesse società rapidamente per non pagare tasse e contributi ai lavoratori. Rintracciati a suo nome 13 milioni di euro in Svizzera e altri 10 in una banca di Montecarlo. Tra le società interessate dal sequestro c'è anche la cooperativa Sis, con sede legale a Roma e a Cagliari. (fr.pi.)