- Il Comune
Il Comune ha già alcune idee: Buoncammino, così come l'ospedale San Giovanni di Dio e l'Anfiteatro romano, ma anche l'orto botanico e la vecchia clinica Macciotta, fa parte di un sistema di spazi dei quali reinventare il futuro e a partire dai quali disegnare il profilo di una città della cultura, del turismo, dell'ambiente. Una visione, quella evocata dal sindaco Massimo Zedda, che ricorda da vicino quelle su cui cinque mesi fa, a Cagliari, si sono concentrati studenti e docenti della Scuola estiva di architettura cui ha partecipato il maestro spagnolo Alberto Campo Baeza: un quadro ancora generale, da definire e riempire di contenuti.
Sui soldi da utilizzare per realizzare il progetto, invece, l'amministrazione comunale ha idee più chiare: i fondi europei per la programmazione 2014-2020.
Certo, in questo quadro l'intenzione del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di mantenere a Buoncammino i propri uffici, occupando così una parte dell'immenso stabile che ancora per qualche mese ospiterà il carcere, rappresenta un ostacolo. «A noi non risulta nulla, nessuno ci ha comunicato niente del genere», fa sapere il sindaco: «Certo, la presenza di uffici di quel tipo non sarebbe compatibile con il tipo di destinazione turistico-culturale che stiamo ipotizzando per Buoncammino. Nel caso, dovremmo trovare un'alternativa».
Cioè uno stabile da offrire al Dap per collocarvi i suoi uffici. (m. n.)