Rassegna Stampa

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San Lorenzo, la piana di Equitalia:proprietari beffati dalle cartelle

Fonte: web Castedduonline.it
3 febbraio 2014

 


La grande beffa dei proprietari terrieri della piana di San Lorenzo: hanno terreni edificabili, non possono costruire e ricevono le more di Equitalia per l'Imu non pagata. Assemblea di protesta in Municipio, il Comune costretto a studiare una marcia indietro

 


Autore: Federica Lai il 31/01/2014 22:08

 

 


Continua la battaglia dei proprietari dei terreni nella piana di San Lorenzo, lungo la 554. Tutte aree rese edificabili nel 2004, con l’allora sindaco Emilio Floris, ma che in pratica non lo sono. “Siamo consapevoli che i nostri terreni non valgono niente – spiegano i proprietari – e chiediamo che vengano declassati ad agricoli, o che comunque venga congelato il pagamento dell’Imu che ci sta portando all’esasperazione. Il metodo per il calcolo del valore dei terreni è folle, il Comune ci sta truffando”. Infatti, non solo continuano a pervenire con regolarità gli avvisi di accertamento per gli anni pregressi dal 2004, ma anche le ingiunzioni di pagamento da parte di Equitalia. E i 145 proprietari, in mancanza di riscontro da parte delle istituzioni, minacciano di rivolgersi alla Magistratura.

Dal Comune arriva qualche segnale di interessamento, manifestato stasera durante un’assemblea organizzata dal comitato dei proprietari nella sala Search di Palazzo Bacaredda. In primis il consigliere de La Base, Claudio Cugusi, che proprio oggi ha depositato un’interrogazione rivolta al sindaco in cui chiede di “abolire l'Imu per quei terreni o, in subordine, ridurre la pressione fiscale adeguandola alla realtà, ossia che venga parametrata sulla destinazione agricola”. Per Giorgio Cugusi, di Sel, “non servono mozioni ma una delibera del Consiglio comunale che ponga fine all’annoso problema: è passato troppo tempo ora serve un’interlocuzione seria con sindaco e dirigenti per trovare una soluzione subito”. E poi c’è la soluzione proposta dal capogruppo del Pd, Davide Carta, e il presidente della commissione Bilancio, Francesco Ballero, sempre del Pd. “Innanzitutto – ha sottolineato Carta – occorre intervenire su tutte le aree urbane di Cagliari classificate come edificabili, ma che in pratica non lo sono. Una proposta è quella di modificare la delibera del marzo 2011 che fissa i valori catastali delle aree: stiamo valutando insieme ai dirigenti come procedere, ma sembra l’unico modo per ridurre il valore dei terreni e di conseguenza i pagamenti per i proprietari”.

Intanto i proprietari continuano a ricevere cartelle esattoriali con cifre esorbitanti. E per alcuni si tratta di ingiunzioni di pagamento da parte di Equitalia per gli arretrati dal 2004: c’è chi addirittura si ritrova a dover pagare 10 mila euro. E chi oltre 6 mila euro per un ettaro di terreno, come il signor Pinotto Cao. “Sono un povero Cristo – ha detto - che ha la sfortuna di aver ereditato questa piccola area da mia madre, il terreno non ha nessun valore ma pago l’Imu come se fosse nel centro di Cagliari”. “Il problema viene sottovalutato dall’amministrazione comunale – ha aggiunto Paolo Laconi, proprietario di un lotto nel contestato e mai nato quartiere di Su Stangioni – Da questi terreni si dovrebbe trarre reddito, invece non sono utilizzabili e per giunta paghiamo delle tasse spropositate. Un problema che sta portando tutti all’esasperazione”.