Rassegna Stampa

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Cagliari, allarme amianto: 100 km di eternit sopra le nostre teste

Fonte: web Castedduonline.it
3 febbraio 2014

 


Il problema amianto è stato affrontato dal Comune che ora studia interventi: ci sono un milione di metri cubi di amianto nelle tettoie fuorilegge


Autore: Federica Lai il 01/02/2014 16:26

 

 


Il problema amianto a Cagliari torna d'attualità e fa discutere. Ieri una riunione in commissione Urbanistica, su proposta del consigliere Enrico Lobina, per trattare l'argomento, e capire come l'amministrazione comunale può intervenire per favorire la rimozione dei manufatti in “cemento amianto” potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. Presenti anche  il presidente dell'Associazione Familiari e Vittime Amianto (AFEVA) Salvatore Garau, il direttore del Servizio Prevenzione e  Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPRESAL) della ASL 8 di Cagliari dott. Marraccini, e l'ingegnere Alessandro di Gregorio, rappresentante della Direzione Generale Difesa Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna.

“Anche Cagliari, è risaputo, è gravata dal problema – amianto. Le stime ci parlano di più di  un milione di mq di coperture (le tettoie in “eternit”) e di un 30% delle condotte idriche, cioè più di 100 chilometri di tubature - ha detto il presidente della commissione Andrea Scano - “e' una  situazione che preoccupa e che necessita di sinergie con la Provincia e la Regione in vista dell'imminente approvazione del piano sull'Amianto. Abbiamo pensato  all'istituzione presso il Comune di uno sportello informativo sull'amianto che sia di ausilio anche all'utente privato”.

Durante la riunione operativa svoltasi a palazzo Bacaredda, è emerso che la Regione ha delegato alle Asl un censimento dei siti in cui è presente amianto. La mappatura, in corso di svolgimento, è stata suddivisa in tre fasi: la prima ha riguardato la mappatura degli edifici pubblici o aperti al pubblico, la seconda gli edifici industriali e la terza gli edifici privati.

Le risorse messe in campo ammontano a oltre 40 milioni di euro  erogati alle province sia per interventi sul patrimonio pubblico che sul patrimonio privato. Fondi che, in molti casi, le province non riescono a spendere. Infatti i contributi riguardano esclusivamente “la rimozione, il trasporto e lo smaltimento” mentre non sono previsti interventi per la successiva ricostruzione. "Ed è in tal senso il comune potrebbe farsi portavoce per proporre una rimodulazione della legge regionale sull'amianto introducendo la possibilità di finanziare in parte anche le ricostruzioni" ha concluso Scano.