Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vuoi ballare con me? Poi giochiamo a calcio

Fonte: L'Unione Sarda
31 gennaio 2014

 

Adrian Aragon e Erica Boglio in “Pasiones Tango”
Raccontare, a ritmo di musica, l'Argentina di oggi - Il musical oggi a Sassari e domani a Cagliari

 

I l tango è nato grazie anche agli emigrati italiani e alla la loro malinconia. «Il tango è anche un po' vostro». Lo dice con amore e rispetto Adrian Aragon. Sbarca nell'isola insieme a Erica Boglio, compagna di danza e di vita. Fusi insieme come nel sito, che non a caso si chiama www.adrianaericatango.com.
Dopo aver girato in tutto il mondo, raccogliendo oltre mezzo milione di spettatori con le loro produzioni, i due artisti debuttano stasera al teatro Comunale di Sassari con “Pasiones Tango y Musical”, che domani si trasferirà al Massimo di Cagliari (ore 21, replica domenica alle 19). Non il consueto sfoggio di abilità e sensualità di una o più coppie, ma un musical vero e proprio insieme ad altri undici ballerini, pensato dai due artisti per raccontare l'Argentina di oggi.
Non un ballo, ma lo spirito di una nazione
«Questo è sempre stato il leit motiv dei nostri spettacoli. Non è solo coreografia, ma racconto. Attraverso la forma del musical vogliamo far conoscere la nostra visione sull'Argentina».
Un po' diversa da quella di inizio secolo.
«E infatti nel primo quadro si parla del rapporto tra il potere e il popolo, che ci fa capire perché siamo così. Poi c'è la notte di Buenos Aires, con personaggi meravigliosi che nella notte sono liberi di esprimere la vera personalità. Un altro tratto distintivo è la riunione fra amici per le serenate, ma questo aspetto riguarda più i paesi all'interno che non la società urbana».
Si parlerà pure del calcio, che col tango ha tanti punti in comune.
«Il calcio è totalmente passionale, come il tango. Un vecchio della milonga diceva che un buon tanguero deve saper giocare bene anche al calcio. C'è la scena di un ragazzino che sogna di diventare un calciatore importante, è un piccolo Maradona. Faremo vedere anche una partita sul palcoscenico. È uno dei tanti numeri corali che proponiamo».
Si può dire che “Pasiones” sia in qualche modo la prosecuzione storica di un classico come “Forever Tango” di Luis Bravo?
«Sì, perché quello spettacolo è basato sulla nascita del tango. Noi abbiamo storie nuove sull'Argentina dei giorni nostri da raccontare. È uno spettacolo fresco. C'è il tango classico e quello in aria, ma c'è anche il malambo, che è una danza maschile, e la chacarera, che si balla al nord».
Quest'anno festeggia i 20 anni insieme a Erica Boaglio
«Sì, vent'anni di lavoro e vent'anni di vita, abbiamo due bimbe bellissime. Vent'anni vissuti per il tango. Siamo molto felici. Ci conosciamo così tanto che ci basta uno sguardo. Ci vuole grande intesa per il tango e questo ci fa esprimere meglio».
C'è parità tra uomo e donna nel tango?
«L'uomo propone, la donna può rispondere, oppure no, e poi fa le sue proposte. È un dialogo, non un monologo, un abbraccio di intesa, non una presa di possesso dell'uomo sulla donna».
Giampiero Marras