Rassegna Stampa

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Il Consiglio di Stato ridà al Cacip i terreni del porto canale. Beffato il Demanio

Fonte: web cagliaripad.it
30 gennaio 2014

 

Una vicenda complessa e che si era ingarbugliata anche perché il consorzio industriale cip, aveva venduto parte di quelle aree a privati, ma una delimitazione del 2010 le aveva assegnate al Demanio. Ora quel provvedimento è nullo


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Il Consiglio di Stato ridà al Cacip (Consorzio industriale della provincia di Cagliari) i terreni contesi del porto canale: la delimitazione del 2010, quella che invece aveva assegnato quelle aree al Demanio, è tutta da rifare. Questo, in sintesi, il contenuto del dispositivo pubblicato dopo il ricorso presentato dal Consorzio industriale contro la precedente sentenza del Tar. Una vicenda complessa e che si era ingarbugliata anche perché il Cacip, convinta della proprietà dei terreni, aveva venduto parte di quelle aree a privati per attività legate allo sviluppo della zona retrostante lo scalo industriale.

Una delle aziende coinvolte, la Grendi, aveva addirittura cominciato a realizzare un capannone poi bloccato dalla delimitazione. Una vicenda che si era risolta, con conseguente conclusione dell'intervento, grazie a un accordo di concessione, a fine 2011, siglato fra la stessa Grendi e l'Autorita portuale.

Un "pasticcio" che aveva coinvolto anche altre aziende: convinte, con regolare contratto di compravendita, di poter iniziare la propria attività, ma poi bloccate dalla delimitazione di quattro anni fa. Ora, con la sentenza del Consiglio di Stato, cambia tutto.

Nell'accogliere il ricorso del Cacip il giudice spiega che "non può essere condivisa l'impostazione estensiva proposta dall'Amministrazione statale (Agenzia del Demanio) la quale ha inteso ricomprendere nel concetto di 'porto' anche le aree idonee a soddisfare interessi connessi con l'industria, il commercio e il turismo, in quanto tali riconducibili al novero di 'pubblici usi del mare". Per il Consiglio di Stato dunque "deve essere disposto l'annullamento del verbale di delimitazione impugnato in primo grado". Fatta salva la possibilità di procedere a una nuova e diversa delimitazione.


"Valuteremo subito tutte le azioni a tutela del Consorzio", lo ha detto il commissario straordinario del Cacip, Natale Ditel, a poche ore dalla pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato che risolve a favore del Cacip la vertenza dei terreni contesi con il Demanio marittimo. Una decisione che rivoluziona l'assetto proprietario delle aree davanti al mare che, dopo la delimitazione di quattro anni fa, erano passate dal Cacip al Demanio.
"Ho sempre creduto - continua Ditel - che al Consiglio di Stato, anche grazie alla nostra difesa, si sarebbe risolto tutto". Ora si aspettano anche le reazioni dei privati, soprattutto di quelli che avevano acquistato le aree, poi "congelate" dalla delimitazione del 2010, proprio dal Cacip.