Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La Cittadella sarà smembrata

Fonte: La Nuova Sardegna
8 maggio 2008

«La Cittadella sarà smembrata»

La direzione dell’Agenzia delle entrate ribadisce il trasferimento: una lettera spedita ai sindacati evita le spiegazioni sulla decisione




ROBERTO PARACCHINI
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CAGLIARI. Nuova doccia fredda per i lavoratori della Cittadella finanziaria: la direzione nazionale dell’Agenzia delle entrate conferma il trasferimento. Questo quanto contenuto in una lettera spedita ai sindacati nazionali. I rappresentanti dei lavoratori avevano chiesto di motivare «il perchè» e, soprattutto, «il perchè in termini di convenienza finanziaria dello smembramento in tre sedi di una struttura che è riuscita a unificare i servizi. E che ci viene invidiata da tutti». Ma nella lettera non c’è alcuna giustificazione, nè ritorno indietro sulla volontà di smantellare in tre corpi della Cittadella.
Più volte il sindacato degli operatori delle Agenzie delle entrate di Cagliari ha fatto presente che la stessa commissione Finanze si era espressa negativamente sullo smembramento: per tutte le Cittadelle finanziarie nazionali e, in particolare, per quella di Cagliari. I lavoratori di quest’ultima, inoltre, hanno ricevuto la solidarietà di tutte le categorie interessate: dai commercialisti ai notai. «Ma anche dei cittadini comuni - ha sottolineato più volte Silvana Cadeddu, responsabile sindacale della Cisl - gli utenti hanno dimostrato di avere grande interesse a mantenere in un complesso unitario (presso via Vesalio) l’insieme degli uffici. Per una volta che è possibile sbrigare tutte le pratiche in un unico luogo, lo si vuole smembrare».
I settori di Cagliari 1 verrebbero trasferiti in via Bacaredda, quelli di Cagliari 2 a Quartu e la direzione regionale dell’Agenzia sulla 554. Ma il sindacato ha più volte sottolineato che i costi sarebbero maggiori in quanto gli immobili citati non sono più dell’Agenzia. Quello che chiedono i rappresentanti dei lavoratori è di capire il perchè di questo smembramento visto che non è «affatto scontato che vi sarebbe un risparmio. Per questo è stato chiesto di accedere agli atti e di avere chiarimenti su tutte le operazioni. Ma le risposte non sono arrivate.
Tutti si stanno esprimendo a favore del mantenimento dell’accorpamento. Nell’ultima seduta del consiglio provinciale, è stato approvato un ordine del giorno, presentato da Alessandro Sorgia, che impegna il presidente della Provincia Graziano Milia a intraprendere «tutte le iniziative politiche e istituzionali necessarie per impedire lo smembramento della cittadella finanziaria, attualmente situata tra via Pintus e via Vesalio». Una posizione «strategica - si legge nel documento - perchè servita dai trasporti pubblici, di recente anche dalla metropolitana di superficie, senza problemi di parcheggio e con la comodità di avere tutti gli sportelli dello stesso settore in pochi metri».
La questione, affermano i sindacati, «è veramente assurda». E in effetti il comportamento della direzione nazionale dell’Agenzia delle entrate permette di avallare questo tipo di giudizi, soprattutto se non risponde alle domande rifiutandosi di mostrare gli atti che riguardano il trasferimento. Una volta che si è riusciti, come nel caso della Cittadella finanziaria, a creare un accorpamento «si decide di tornare indietro. Un fatto molto grave». Se vi sono dei motivi «di carattere economico e legati al risparmio, che vengano detti. Invece continua il silenzio - precisa il sindacato - e questo alimenta le stranezze come il fatto che gli immobili dove dovremmo trasferirci, prima erano di proprietà dell’Agenzia, poi sono stati venduti e ora la stessa li ha presi in affitto. Misteri».