Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il sindaco nel mirino

Fonte: L'Unione Sarda
27 gennaio 2014

 

L'opposizione: promesse non ancora mantenute - Maggioranza blindata attorno a Zedda: tensioni superate

 


Scettici e sponsor restano su sponde opposte: la conferma che il rimpasto in Giunta (tre nuovi assessori e trasferimenti di deleghe) ancora spiazza e divide.
Giuseppe Farris , capogruppo di Forza Italia, non fa sconti: «Non si può decidere il futuro di una Giunta sulla base dell'empatia personale del sindaco». Boccia gli assessori (“scelte di basso profilo”) e usa la mano pesante sul sindaco Massimo Zedda: «Ha la stessa incapacità relazionale a cui ci aveva abituati Renato Soru. Con la differenza che Zedda non ha la personalità né la visione politica dell'ex presidente della Regione». Il rimpasto: «Allontana la Giunta dal Consiglio e il sindaco dalla sua maggioranza, a cominciare dal gruppo principale che lo sostiene, il Pd».
Sergio Mascia , capogruppo di Sel, il partito del sindaco, chiarisce che «gli avvicendamenti non hanno avuto motivazioni politiche ma sono stati il risultato di scelte personali e accordi». Il profilo della nuova squadra piace a Sel. Mascia: «L'esecutivo è solido e deciso ad affrontare i problemi della città». Città che aveva molte aspettative: «La crisi ha costretto a un adattamento non previsto. Nonostante questo, il sindaco è riuscito a riformare la macchina burocratica del Comune. Ora esistono regole che prima non avevamo».
Anselmo Piras , capogruppo di Ancora per Cagliari, fa una premessa: «Giudicheremo gli assessori sulla base del loro operato». I dubbi dell'ex assessore azzurro (Giunta Floris): «Mi chiedo se la decisione di modificare parte della Giunta sia il frutto di un'imposizione della maggioranza o la resa del sindaco di fronte alla sua debolezza». Non prefigura un futuro roseo: «Credo che Zedda non intenda fare ancora a lungo il sindaco. Dipende dalle prossime elezioni politiche: se dovessero essere ravvicinate, Zedda troverebbe un pretesto per puntare alla Camera».
Scenario che anche Roberto Porrà , neopresidente del gruppo dei Riformatori, ritiene credibile: «Zedda deciderà dopo quanto succederà alle regionali». Sul nuovo esecutivo: «L'errore è aver concentrato molte deleghe in mano a pochi assessori. Questo rallenterà l'azione di governo». L'ex assessore (Giunta Floris) Gianni Chessa , capogruppo dell'Udc, taglia corto sui tecnici: «Preferisco le giunte composte da politici. Se si chiama un tecnico questo deve avere capacità riconosciute ed evidenti. Non mi sembra il caso della Giunta-Zedda». Scenari futuri: «Il Pd, partner di Zedda, per uscire dall'imbarazzo spingerà perché il sindaco si dimetta e accetti di candidarsi alle politiche».
Davide Carta , capogruppo del Pd, guarda con fiducia alla marcia della Giunta. Le incomprensioni con Zedda (“decide senza coinvolgerci”) sono alle spalle: «Per ripartire dopo le tensioni dell'estate scorsa abbiamo avuto col sindaco un confronto approfondito». Si trattava di condividere scelte e obiettivi: «Partendo dalla constatazione che la Giunta ha un profilo tecnico ma gli assessori tecnici, scelti dal sindaco, devono tradurre in azione le scelte fatte dalla parte politica». Patti rinnovati, anche se, chiarisce Carta, «si tratta di valutare di volta in volta la tenuta dell'intesa». Fiducia confermata anche rispetto alle aspettative di cambiamento iniziale? «Alcuni ritardi ci sono, ma credo sia onesto rimarcare quanto di buono è stato fatto. L'abolizione dell'Imu per la prima casa, per esempio. Cagliari è tra le città nazionali che non ha previsto per i cittadini il pagamento della mini Imu. Poi il taglio degli sprechi, la messa in ordine del bilancio. E molti progetti stanno per essere realizzati: la città vedrà presto le opere annunciate».
Pietro Picciau