Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Noi, da 30 anni ostaggi di buche e fango» Via dell'Oleandro, vergogna di periferia

Fonte: L'Unione Sarda
27 gennaio 2014

 

 

 

Più di trent'anni di attesa, e sembra che non basti ancora: in via dell'Oleandro, tra Cagliari e Pirri, l'asfalto non s'ha da fare neanche stavolta. Ogni tanto succede: dal Comune si decide di mettere fine alla vergogna di qualche zona di periferia, ma per questa strada il turno non arriva mai e il destino è uno sterrato. Così d'estate si vive nella polvere, d'inverno nel fango: tutti, qui, hanno sempre gli stivali a portata di mano. «Venerdì notte, dopo l'acquazzone, qui sembrava tutto un grande lago», racconta Giovanna Muda. Ieri mattina rimanevano solo decine di pozzanghere: l'acqua colma le tantissime buche con cui devono fare i conti le sospensioni delle auto di chi abita nelle graziose villette in questo lembo di Far West a ridosso dell'Asse Mediano. A rischio anche le caviglie: «Io sono caduta per due volte», testimonia la signora. Colpa anche del fatto che dopo il tramonto non si vede un tubo: mai stati lampioni, da queste parti.
Dov'è l'ostacolo? Parte della strada è area privata, con intricate questioni di successione da risolvere. Nonostante petizioni e mediazioni il Comune e, finché è esistita, la Circoscrizione, non sono riusciti a cavare un ragno dal buco. Negli ultimi dieci anni ci sono stati ripetuti annunci ma tutto è rimasto com'era. Tranne la Tares: «Quest'anno, per quest'indecenza, pagheremo 280 euro più 30». (m. n.)