Protesta in via Sant'Alenixedda: nessun pass ai residenti, 70 parcheggi scomparsi e gli altri a pagamento
Autore: Federica Lai il 23/01/2014 15:10
San Benedetto e Fonsarda, cambia la viabilità e i residenti insorgono. Gli abitanti del quartiere Fonsarda lamentano l’assenza di posteggi a loro riservati dopo la realizzazione delle piazze-parco, un tempo utilizzate per la sosta selvaggia. Stessa storia a San Benedetto: in via Sant’Alenixedda spariscono settanta posti auto, quelli lungo il lato Teatro Lirico, mentre i posteggi dall’altra parte della strada diventano blu, ma per i residenti muniti di pass non è previsto niente. “Così il quartiere morirà ulteriormente – dicono i residenti – e rimarranno solo pochi facoltosi”.
“Nelle due aree di via Giudice Chiano e dei Donoratico - spiega Alfredo Panu, residente del quartiere - utilizzate da sempre come parcheggi, si stanno realizzando delle piazze senza prevedere neanche uno spazio per parcheggio: i posti auto spariti sono almeno un centinaio. Per quanto riguarda la parte sinistra di via Sant’Alenixedda è stata dichiarata interdetta alla sosta, togliendo almeno altri 70 posti. E i motivi di tale scelta sono assolutamente incomprensibili. Le strisce blu, tracciate nell’altro lato della strada, sono proibite ai residenti muniti di pass, altra scelta incomprensibile: in tutte le aree a pagamento di Cagliari è consentita la sosta ai residenti con l’apposito pass, qui no, si deve solo pagare. Ma dove parcheggia chi per esempio risiede in via Sant’Alenixedda ?”
In via Cao di San Marco è stato posizionato un cartello che indica la zona riservata ai parcheggi dei residenti . “Cinquanta posti scarsi – continua il signor Panu - Si ma quali residenti? Il cartello non indica altro, nessun pass o segno di riconoscimento, quindi possono essere tutti i residenti di Cagliari o forse quelli di Pompu? Anche perché come dice la Parkar, che presidia con solerzia le strisce blu, pronta a sanzionare giustamente chi parcheggia senza titolo, le strisce della zona residenti non sono di loro competenza per cui può parcheggiare chiunque. I residenti sono stanchi di essere presi in giro con la favoletta dei posti riservati che per il momento si sono volatilizzati: ci resta solo da pagare quest’ultimo balzello che, aggiunto a Tares e quant’altro, significa solo che nel quartiere, che già sta morendo, rimarranno solo pochi facoltosi e qualche cinese”.