Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mai stare fuori dal “Coro” Marco, l'arte dell'equilibrio

Fonte: L'Unione Sarda
24 gennaio 2014

 

A tu per tu con Faelli, “artigiano” del Lirico cagliaritano - Stagione Sinfonica al via, oggi e domani sul podio c'è Aldo Ceccato

 

Il primo Concerto Sinfonico della Stagione 2014, oggi e domani al Teatro Lirico di Cagliari, vedrà protagoniste le compagini artistiche guidate dalla bacchetta del maestro Aldo Ceccato, in un vario e ricercato programma di autori quali Prokof'ev, Stravinskij e Cajkovskij. A realizzarlo saranno chiamati sia l'Orchestra che il Coro del Teatro. Nella preparazione dell'evento ha avuto un ruolo importante il maestro del Coro, figura determinante dell'organigramma di un teatro lirico sinfonico.
Maestro del Coro del Teatro Lirico di Cagliari dal 2011 è Marco Faelli. Ma qual è la sua funzione e come si diventa maestro del Coro? Secondo quanto egli stesso afferma sono necessari anni di studio e sacrifici, ma non solo.
È significativo il cosiddetto apprendistato, ossia l'opportunità di apprendere sul campo, affiancando affermati maestri. Questo è avvenuto a Marco Faelli nella fase iniziale della sua ormai consolidata carriera. Vanta infatti tra le più significative esperienze quella di assistente, al Teatro alla Scala di Milano, di illustri nomi del panorama musicale nazionale e internazionale, tra cui Romano Gandolfi e Giulio Bertola. Descrive il suo come una sorta di “lavoro artigianale”, basato, oltre che su competenze pianistiche (in particolar modo utili per le prove a sezioni), sulla conoscenza delle vocalità per lo studio dell'emissione e per la ricerca di una idonea fusione timbrica. Ma gli aspetti tecnici non possono prescindere dalla componente emotiva, fondamentale per chi persegue l'obiettivo di “emozionare” attraverso la musica. L'approccio comunicativo ed un perfetto equilibrio tra autorevolezza e collaborazione, fanno di Faelli un leader che opera nel segno di un profondo rispetto della musica, come dei suoi esecutori. Nella sua valutazione il Coro del Teatro Lirico di Cagliari possiede ottime potenzialità, e si distingue per dedizione, entusiasmo, serietà ed impegno; qualità, queste, che ne hanno garantito il risultato "sbalorditivo", nonostante i trascorsi periodi di grande precarietà gestionale. Un coro deve prefiggersi il raggiungimento di risultati importanti. Per questo occorrerebbe una compagine mai sotto organico, mentre ad oggi si conta la presenza di 64 stabili a fronte dei previsti 80. Questo aspetto, apparentemente poco rilevante, incide sulla possibilità di provare con largo anticipo i brani, così come sulla scelta del possibile repertorio da eseguire. Per questo la Stagione Sinfonica da lui rimodulata ha del miracoloso.
Spiccano importanti presenze sia tra i direttori che tra i solisti proposti. Sul palco del Teatro Lirico si susseguiranno infatti prestigiosi direttori (Aldo Ceccato, Sir Jeffrey Tate, Julian Kovatchev, Daniel Oren e Hansjörg Schellenberger) e celebri solisti (Mario Brunello, Roberto Cominati, Stefan Milenkovich e Anna Tifu), che si faranno interpreti di indimenticabili pagine del repertorio musicale. Un cartellone di qualità per la prossima stagione del Teatro Lirico di Cagliari.
Luisa Slocchis