- I titolari dei box lamentano la concorrenza della Coldiretti e degli abusivi
Costantino ha quarantasette anni e da circa venti, ogni mattina, si sveglia prima dell'alba per raggiungere il suo stand di frutta e verdura. Costantino di cognome fa Caredda ed è un operatore del mercato civico di Is Bingias, un mestiere molto complicato di questi tempi, stretto com'è tra la morsa di una crisi economica senza tregua e le tasse che incombono.
Come se non bastasse, poi, per lui come per tutti i suoi colleghi, da un mese circa a Pirri c'è un nuovo concorrente con cui fare i conti, il mercato Campagna Amica della Coldiretti. Inaugurata a metà dicembre, la piazza commerciale di via Santa Maria Goretti, che punta tutto sui prodotti a chilometri zero e su un rapporto diretto tra coltivatore e consumatore, si anima ogni mercoledì e, fino ad ora, con un buon successo. Un problema non da poco a sentire i lavoratori di Is Bingias, per i quali gli affari nel terzo giorno della settimana non vanno proprio come loro vorrebbero: «Purtroppo ci capita di perdere un bel po' di clienti - afferma Caredda -, persone che magari scelgono di andare a fare la spesa proprio il mercoledì. Sarebbe molto meglio, allora, se questo nuovo mercato aprisse la domenica, quando noi osserviamo il turno di riposo».
L'ipotesi, però, era stata già bocciata dalla Coldiretti Cagliari che, per bocca del suo direttore Vito Tizzano, ha ribadito l'indisponibilità a far operare i suoi associati nella giornata di festa: «Purtroppo è una soluzione impraticabile. I nostri fanno mercato praticamente ogni giorno della settimana e se andassero a vendere anche la domenica non sarebbero più coltivatori ma commercianti. Inoltre per principio la domenica io non farei lavorare nessuno».
Proprio a causa del no della confederazione, la Municipalità di Pirri aveva proposto e poi approvato, non senza discussioni - in Consiglio l'opposizione di centrodestra si era astenuta nella sua totalità - la decisione di far svolgere Campagna Amica il mercoledì, una scelta che ora gli operatori del mercato civico sono pronti a ostacolare duramente: «Faremo un esposto alla Procura - dice Roberto Mulas, commerciante -, così non può più andare avanti: ho da pagare seicento euro per i box, senza contare tutte le altre spese. E poi ci sono gli abusivi …».
Eccola l'altra grana che irrita Is Bingias, gli irregolari, ossia tutti coloro i quali nelle vicinanze del locale di via della Resistenza, sede di un lavoro portato avanti al netto di grossissimi sforzi quotidiani, secondo gli operatori del mercato, continuerebbero a vendere e a guadagnare esentasse: «È un'ingiustizia nei confronti di chi come noi, - afferma Federico Mascia - rispettando le leggi si ritrova a dover pagare oltre mille euro al mese».
«Siamo disposti a bloccare il mercato e a metterci a vendere fuori come loro - gli fa eco Caredda -; se qualcosa non cambia velocemente lo faremo davvero». La misura è ormai colma, la gente di Is Bingias non ha più voglia di aspettare.
Giacomo Perra