Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Regione e sindaci: segno meno

Fonte: L'Unione Sarda
14 gennaio 2014

 

Cappellacci 15°, scivolone di Zedda, Ganau è primo - In calo i consensi del governatore e dei primi cittadini delle 4 province

 

Il sindaco di Sassari soddisfatto del primato. «Ho un buon rapporto con la gente, evidentemente in nove anni i sassaresi mi hanno apprezzato».


di Augusto Ditel
Scivolano all'ingiù, ma fanno spallucce. Non sembrano disperati, insomma. Il governatore, intanto. Ringalluzzito dall'assoluzione, Ugo Cappellacci  non si sofferma più di tanto sul sondaggio di Ipr che lo vede al posto numero 15, nella speciale graduatoria di gradimento pubblicata dal quotidiano economico Sole 24 ore. Stesso discorso per i sindaci delle quattro province storiche. Anche chi si trova sotto, cerca di non fare drammi. I primi cittadini, poi, segnalano tutti in coro che sono loro ad avere il contatto diretto con la gente, che spesso non distingue tra le competenze dell'ente locale, e quelle del governo centrale, o della Regione.
IL GOVERNATORE Il presidente della Regione si ritrova al 38% dei consensi, e perde oltre 13 punti rispetto al febbraio 2009, quando fu eletto alla guida della Sardegna (51.9%). «Beh, ricordo che nel 2009 - dice Ugo Cappellacci  - lo stesso istituto di sondaggi mi diede perdente, e invece tutti sanno com'è andata. In ogni caso, nonostante la... retrocessione, la percentuale di gradimento è sempre molto alta, qualcosa che mi dà vincente anche nel 2014».
Cappellacci si piazza al terzultimo posto tra i governatori regionali, davanti a Nicola Zingaretti del Lazio e al siciliano Rosario Crocetta. «Non mi sembra il caso - prosegue il governatore - di dare più importanza di quanto ne meriti a questi sondaggi, perché anche quando sono stati a mio favore la mia posizione è sempre stata la medesima. I numeri veri infatti sono e saranno quelli del 16 febbraio, quando i sardi saranno chiamati a esprimersi sul futuro governo della Sardegna». Sulla stessa lunghezza d'onda del presidente della Regione, anche il capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis , che in una nota segnala che il calo è generalizzato e comunque vede Cappellacci con una percentuale che lo metterebbe al riparo da ogni preoccupazione.
IL FRONTE DEI SINDACI A star peggio, tra i sindaci sardi, è quello di Cagliari Massimo Zedda , che perde 69 posizioni in 12 mesi, anche se in percentuale scende di 11,4 punti. Zedda passa dal 59,4% del giorno della sua elezioni al 48% attuale. «Quello che si nota, in questa classifica, - fa notare il primo cittadino del capoluogo isolano - è un calo generalizzato nel gradimento dei sindaci che i cittadini individuano in questa fase di disaffezione verso la politica come i politici più vicini e quindi come i responsabili di scelte prese dal Governo – penso soprattutto alla Tares – che noi ci troviamo a dover applicare. Abbiamo lavorato soprattutto a recuperare risorse, ora i cittadini potranno vedere i risultati: speriamo possano apprezzarli e possano così cambiare anche i numeri dei sondaggi, che costituiscono sempre la fotografia di un momento ma in ogni caso sono uno stimolo a migliorare».
La pensa più o meno così Alessandro Bianchi , sindaco di Nuoro, al secondo posto tra i sardi, dopo il suo collega di Sassari. «Siamo sul fronte, tutti i giorni - racconta Bianchi -, dobbiamo rispondere ai cittadini sul taglio delle risorse, e sulle tasse che aumentano. La sfiducia nei confronti del governo centrale si scarica su di noi, solo su di noi. Il malcontento sull'incremento della Tarsu - prosegue Alessandro Bianchi - e sulla tassazione per il 2014 non li stiamo inventando noi, ma allo stesso tempo siamo noi i terminali della protesta. Ci troviamo nella condizione di chi sta con il cerino in mano, ma siamo consapevoli che non si deve mai mollare, anche anche questi episodi ci spingono a impegnarci sempre di più».
IL PRIMO Gongola, ma con molta discrezione, Gianfranco Ganau . Il sindaco di Sassari infatti conquista la palma del migliore in Sardegna, piazzandosi al diciannovesimo posto in Italia (l'anno precedente occupava la posizione numero 10). Anche lui perde qualcosa in termini consenso, scendendo dal 60% al 57% rispetto al 2012 e cala dell'8% dal giorno dell'elezione (dal 65% al 57%).
«Beh - attacca Ganau - non posso nascondere di essere soddisfatto, anche se questo tipo di sondaggi dev'essere preso con le molle. L'indice di gradimento di uno che fa politica e che in particolare fa il sindaco, uno lo coglie giorno per giorno. E io non nego di poter contare su un buon rapporto con la gente: evidentemente i sassaresi sono abbastanza soddisfatti di questi nove anni. Ciò significa che mi hanno sopportato abbastanza e tutto sommato non li ho delusi».
Non fa drammi neanche Guido Tendas . Il sindaco di Oristano cala di otto punti, e passa dal 58% del giorno dell'elezione al 50% di oggi.