Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Storie di colori, duelli, coincidenze e bel calcio

Fonte: La Nuova Sardegna
13 gennaio 2014

I precedenti: prima vittoria rossoblù nel 1965, Gigi Riva dà un dispiacere all’avvocato Agnelli




CAGLIARI Storie di colori, duelli, coincidenze. E bel calcio. Cagliari e Juventus difficilmente si sono fatte mancare qualcosa. Dall’Amsicora al Sant’Elia. Passando per due partite in casa a mille e 800 chilometri dal Poetto: Parma e Trieste. Perse entrambe. Domani, si riparte dal via. Di fronte a pochi intimi. Il passato svela incursioni e rimonte, campioni e brocchi, dispetti e magie. Su tutte, quella di Zola. Ma non solo. Tra i marcatori svolazzano leggeri altri fenomeni con i natali tra Stintino e Villasimius. Precisamente, Selargius, Alghero e Sindia. I nomi? Gigi Piras, Antonello Cuccureddu, Pietro Paolo Virdis. Sfortuna vuole che gli ultimi due segnino con indosso il bianconero. Ma a Torino, sarà un bosano doc, Giovannino Sulcis – capace di lasciare il pallone per studiare medicina e diventare ortopedico – a infilzare Van der Saar. Capita. Juve tritasassi. Nei duelli nell’isola, alla Vecchia Signora va in discesa. Su 33 gare, il Cagliari ha collezionato 9 successi. I pareggi sono 12, altrettante le vittorie bianconere. Curiosità: i rossoblù hanno vinto tre delle prime quattro sfide, tra il 1964 e il ’68. Nel primo faccia a faccia, il 31 gennaio 1965 ci pensa Gigi Riva a dare un dispiacere all’avvocato Agnelli: 1-0 e via. La Juve si riprende nel recentissimo passato. Dal 2007 all’anno scorso coglie 15 punti sui 18 a disposizione. Duo inedito. Prima delle gare perse a Trieste – con Del Piero e soci in festa per il primo scudetto dell’era Conte – e a Parma (1-0 di Pinilla su rigore: finisce 3-1), il Cagliari sfodera una prova gagliarda il 29 novembre 2009. Allegri cucina Nedved e soci alla piastra. Tattica, sostanza e concentrazione. In cucina, Matri e Nenè. Finisce 2-0. Magic Box vola. 16 gennaio 2005. Emerson segna l’1-0. È in fuorigioco. Pazienza. Sul finire Brambilla pennella un cross in area. A guardia di Buffon altre due giraffe da 1.90: Zebina e Thuram. Ma, quasi avesse preso la rincorsa da Oliena, ecco GFZ. Il pari, urlato dal radiocronista Bruno Corda, diventa suoneria e fa il giro del mondo. Quattro mori e dintorni. Nel 1982 la Juve schiera al Sant’Elia Cuccureddu e Virdis. In panca c’è Trapattoni: 15 anni dopo Cellino lo chiama. Non finisce bene. Al Sant’Elia ci sono anche Zoff e Prandelli: con il Trap, saranno c.t. azzurri. Il Cagliari? Ha Selvaggi e Piras. La Signora segna con Scirea. Poi, “Spadino” batte Zoff. Due anni dopo a Madrid, con Rossi, Tardelli e il presidente Pertini, sfilano il coppone a Juan Carlos. Ma al Sant’Elia si tiene il fiato. Anche perché prima dell’1-1 Selvaggi sbaglia un rigore. La fiesta si chiude con un giovane esterno: Pino Bellini. L’attuale tecnico delle giovanili del Cagliari sigla il 2-1 allo scadere. La notizia? Allo stadio Sant’Elia ci sono 50mila spettatori. Domani, appena un decimo. Mario Frongia