Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«L’Italia, un paese che non crede nei giovani»

Fonte: La Nuova Sardegna
13 gennaio 2014

L’étoile dell’Opera de Paris oggi a Cagliari e domani a Sassari: «Amo la danza, ma mi piacciono anche la moda e la tv»




di Roberta Sanna Sono Cagliari e Sassari le prime tappe del “Gala internazionale di danza”, protagonista la grande ballerina Eleonora Abbagnato, da stasera anche nell’isola per l’apertura della stagione 2014 del Circuito regionale della danza in Sardegna. Un gala che oltre alla partecipazione di diversi ballerini dell’Opera di Vienna, conta ben quattro étoiles dell’Opéra di Parigi: Benjamin Pech, Hervé Moreau (stasera sul palcoscenico teatro Lirico di Cagliari) e Nicolas Le Riche (su quello del Comunale di Sassari, domani). La quarta è proprio lei, Eleonora Abbagnato, dal marzo scorso prima italiana ad essere nominata "danseuse étoile" nel prestigioso tempio del Palais Garnier. Coronamento della “favola” della danzatrice palermitana, iniziata da bimba e proseguita a Parigi grazie a Roland Petit. E al grande coreografo del balletto francese che raggiunse la fama internazionale a partire dalla sua celebre versione della Carmen nel dopoguerra è dedicata la serata, e con lui a Jerome Robbins, coreografo e regista statunitense tra danza accademica e modern dance. Di quest’ultimo andrà in scena “In the night”, noto balletto su alcuni notturni di Chopin, suonati dal vivo al pianoforte dal Maestro Enrica Ruggiero. Mentre di Petit, oltre alla celebre Carmen, di cui si attende un’interpretazione “più forte, piena di fuoco”, Abbagnato danzerà “Il pipistrello”, balletto sulle musiche di Johann Strass figlio, che fu commissionato nel 1979 dalla principessa Grace di Monaco. Vedremo anche brani del franco-albanese Angelin Preljocaj (“Le parc”, excursus a tratti spiritoso sul tema dell’amore), dell’americano William Forsythe, coreografo capace di far convivere i codici del balletto classico con la danza contemporanea, e John Neumeier. Prima dell’arrivo a Cagliari Eleonora Abbagnato ha risposto ad alcune domande per il nostro giornale. Nel marzo del 2013 è stata nominata étoile dell’Opera di Parigi. Quale emozione l’ha dominata nel guardare all’indietro? È stata una grandissima emozione, indescrivibile. Guardando indietro mi sono rivista adolescente, prima italiana ammessa alla scuola dell’Opéra di Parigi. Ho rivissuto in un attimo le difficoltà, i momenti di sconforto, i primi successi, la nomina a première danseuse. E finalmente quella ad étoile. Ho provato un senso profondo di gratitudine per tutti quelli che mi hanno seguito nel mio percorso, che mi sono stati vicini e per quel pubblico che mi ha seguito per tanti anni. E che tanto hanno contribuito a fare di me quella che sono». La serata è intitolata a Roland Petit e Jerome Robbins. Sono due coreografi che hanno contato nella sua carriera? «Roland Petit è stato un grande maestro per me. E’ lui che mi ha scoperta a Palermo, quando avevo undici anni e mi ha sempre seguito fino alla sua scomparsa non molto tempo fa. Jerome Robbins è uno dei grandi coreografi viventi che io ammiro, creativo e innovatore». Quali sono i ruoli che preferisce tra quelli che ha interpretato? Direi “Dame aux camelia” e Carmen tra quelli che ho interpretato». Dal 2009 al 2011 è stata consulente artistica del Teatro Petruzzelli di Bari. Come considera la situazione del balletto classico in Italia? « Non esaltante, purtroppo. Non si investe a sufficienza nei giovani». Cosa dovrebbe imparare il nostro Paese dalla Francia in questo campo? «La Scuola dell’Opéra è gestita direttamente dallo Stato francese con regole ferree e inderogabili che consentono una migliore organizzazione ed efficienza». Come è nata l’idea di raccontare nel libro “Un Angelo sulle punte” la sua storia e che riscontri ha avuto? «Ho sentito l’esigenza di fare una sorta di bilancio della mia attività artistica e devo dire che il pubblico ha accolto questa iniziativa con molto interesse e partecipazione». Lei ha collaborato a varie iniziative artistiche al di fuori della danza, di teatro, cinema, moda e televisione. Quale e perché l’ha interessata di più? « Mi ha molto coinvolto la collaborazione al programma “Amici” di Maria De Filippi, proprio per la possibilità di dialogare con molti giovani e di allargare l’interesse per la danza. Anche la moda è una passione che vivo fin da piccola e in questo settore sono legata da un rapporto di amicizia con gli stilisti Stefano Gabbana e Domenico Dolce». La sua fama è internazionale. Ma le attenzioni che le vengono rivolte soprattutto in Italia non riguardano solo gli aspetti artistici. Come ha vissuto l’interesse dei media per il suo matrimonio con Federico Balzaretti e persino per la sua gravidanza? «È normale che quando si raggiunge un certo livello di popolarità il pubblico voglia conoscere quanto più possibile della tua vita privata. Nel mio caso l’interesse è aumentato dal momento che mio marito Federico è un giocatore della Roma e della Nazionale». Cosa riserva il suo programma artistico per il 2014? «Il 26 gennaio sarò all’auditorium Parco della musica di Roma, a marzo tornerò nella mia Palermo. Poi oltre agli impegni di cartellone con l’Opéra di Parigi, ci saranno il tour Itinerances in Francia a cura di Nicolas Le Riche e Vony Sarfati e una tournée estiva in Giappone progettata dall’Opéra insieme con Benjamin Pech.