Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La mini-Imu va pagata entro il 24 gennaio

Fonte: La Nuova Sardegna
13 gennaio 2014

Per i ritardatari ci sarà la possibilità del ravvedimento operoso con una piccola penale




ROMA Il 24 gennaio il fisco chiama in cassa: la scadenza per la mini-Imu resta confermata: si deve pagare il 40% della cifra residua che emerge tra l'aliquota base Imu prima casa 2013 e l'aumento eventualmente deliberato dal proprio Comune. Un calcolo difficile da fare “in casa” per il quale i meno avvezzi alle elaborazioni fiscal-matematiche dovranno necessariamente rivolgersi al commercialista o al Caf. Ma niente panico: si potrà comunque contare sulla possibilità di pagare in ritardo con l'aggravio di una piccola penale (il cosiddetto ravvedimento operoso). Una scadenza inattesa quella della mini-Imu per la quale, insieme alla «confusione» che si sta generando sulla nuova Tasi, ieri in particolare Forza Italia, torna a chiedere le dimissioni del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. E lo stesso segretario del Pd, Matteo Renzi, punta il dito contro l'esecutivo e parla di «balletto indecente». La nuova Tasi sembra al momento comunque già definita, almeno nella parte che riguarda le aliquote, con il governo che più volte ribadisce: per noi la partita è chiusa. Ma si tratta pur sempre di una partita appena iniziata visto che la nuova imposta non è ancora legge. E che per diventarlo dovrà passare attraverso l'esame e le possibili modifiche del Parlamento. Per la sua conversione si ipotizzava inizialmente un emendamento alla legge di Stabilità, poi al milleproroghe, poi al decreto Imu-Bankitalia, poi al decreto Enti locali. Ora l'ipotesi più probabile è che la nuova Tasi (o meglio la possibilità a livello locale di agire al rialzo sulle aliquote per garantire le detrazioni in un range tra 0,1 e 0,8 per mille) venga accolta all'interno di qualche prossimo decreto in arrivo sul tavolo del Consiglio dei ministri. E questo per velocizzare la sua entrata in vigore e fare chiarezza in un momento delicato nel quale i comuni devono chiudere il bilancio (a febbraio). Per la mini-Imu il ministro per gli affari regionali Graziano Delrio, intervistato da Maria Latella su Sky, taglia corto: «Si pagherà. È fuori discussione». Anche perchè, fanno notare dall'esecutivo, questi soldi vengono conteggiati alla voce “entrate” dall'Istat e vengono poi comunicati a Eurostat che li verifica ai fini del parametro europeo del rispetto del 3% del rapporto deficit-Pil. Insomma non si sfugge: si dovrà pagare. Nonostante nella maggior parte dei casi si tratterà di una cifra molto bassa. Ma un'ultima possibilità c'è: ovvero che il Comune possa decidere di rendere detraibile la mini-Imu dalla nuova Tasi. Per la quale dovrebbe restare confermato in pagamento a giugno.