- I lavori inizieranno la prossima estate e dureranno 15 mesi
I commercianti sono preoccupati per la durata dei lavori. «Chiediamo garanzie sui tempi di conclusione dei cantieri».
Partiranno d'estate i lavori di riqualificazione di Corso Vittorio Emanuele e Largo Carlo Felice. Il restyling interesserà anche le vie Angioy e Sassari. Di fronte alla chiesa dell'Annunziata sorgerà una piazza. In via Maddalena sarà restaurato il palazzo Sorcesco. Nuova vita anche per il mercato di Santa Chiara, che sarà ristrutturato, reso fruibile ai disabili e dotato di un gazebo fisso per la degustazione di prodotti sardi. I lavori dureranno 15 mesi e includeranno la messa in sicurezza della navata centrale della chiesa di Sant'Anna. Si lavorerà per segmenti. I cantieri si fermeranno nei periodi critici, Natale e Sant'Efisio. Saranno spesi 10 milioni per il rifacimento dei sottoservizi, delle pavimentazioni stradali e dei marciapiedi. L'elemento dominante sarà il granito. La gara è stata esperita.
Tempi e modi sono stati illustrati ieri al Search ai commercianti dal sindaco Zedda insieme agli assessori Luisa Anna Marras (Lavori pubblici), Mauro Coni (Viabilità), Barbara Argiolas (Commercio) ed Enrica Puggioni (Turismo). Seguirà un secondo incontro per i residenti. «Si partirà dal primo tratto del Corso, tra piazza Yenne via Sassari», ha spiegato Zedda, «contemporaneamente s'interverrà in via Sassari e in un lato del Largo. La seconda fase riguarderà l'altro lato del Largo, via Angioy e vico Carlo Felice». Il terzo lotto prevede il completamento del Corso fino via Caprera e la realizzazione della piazza tra l'Annunziata e la scalinata (già ristrutturata) che conduce alla Mediateca, in via Mameli. Nel Largo i sottoservizi saranno razionalizzati separando le acque bianche dalle nere. Gli antichi basoli saranno mantenuti. I lavori andranno a sommarsi a quelli di via Garibaldi, via Alghero e via Mameli.
Preoccupati i commercianti. «Con via Sassari chiusa dovrò abbassare la mia serranda per sempre», si dispera Lina Mineo, titolare del negozio di articoli da regalo Doron. In ansia anche Fulvio Zedda (Libreria Del Corso). «Sposiamo il progetto ma non vogliamo che si sparga altro sangue. Le ripercussioni ci saranno e noi non abbiamo ammortizzatori sociali. Chiediamo garanzie sui tempi». «Non si tratta di opere che verranno realizzate in dieci anni», assicura Zedda, «ma di progetti reali con una tempistica di 62 settimane. L'obiettivo è proprio rivitalizzare il tessuto commerciale del centro». «I progetti presentati hanno il nostro plauso», chiosa Roberto Bolognese (Confesercenti), «resta la paura dell'imprevisto che allungherebbe i tempi. Sarebbe la mazzata finale».
Paolo Loche