Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cimiteri senza fondi

Fonte: L'Unione Sarda
7 gennaio 2014

- L'allarme

 

La crisi economica incide sul sistema funebre e cimiteriale italiano. La qualità dei servizi prestati nei cimiteri sta da qualche anno scemando pericolosamente. Il calo dei trasferimenti statali ai Comuni ha determinato la riduzione di attività che contribuivano al decoro delle infrastrutture cimiteriali (custodia, pulizia, manutenzione) o consentivano di provvedere alla realizzazione di nuove sepolture.
E i Comuni per far fronte a questa vera e propria emergenza, hanno cercato di far fronte alle situazione sostanzialmente imboccando due strade: l'incremento delle tariffe per ricavare più entrare e l'adesione alla finanza di progetto con l'ingresso di capitali privati nella costruzione e gestione di ampliamenti cimiteriali e crematori.
È la riflessione di Sefit il servizio Federutility che associa le aziende partecipate e i Comuni per i servizi funerari e cimiteriali e che rappresenta l'Italia negli organismi internazionali del settore. Scelte necessarie, ma di corto respiro.
L'aumento delle tariffe dei servizi operativi e delle concessioni ha determinato, oltre alle prevedibili proteste dei cittadini, lo spostamento della domanda cimiteriale verso soluzioni più economiche (la cremazione).