Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In seicento al pranzo della solidarietà Presente anche il sindaco

Fonte: L'Unione Sarda
7 gennaio 2014

 

 

Sempre più poveri al “Pranzo della solidarietà”. Al consueto banchetto del 6 gennaio offerto dal Comune agli indigenti hanno partecipato oltre 600 persone. La palestra della Casa di riposo di Terramaini ha fatto registrare il tutto esaurito, al punto che per rispondere alle esigenze del numero crescente di sfortunati, la mensa Caritas di viale Sant'Ignazio è rimasta eccezionalmente aperta, spalancando le porte ai rifugiati del Centro di prima accoglienza di Elmas. «Il 2013 è stato difficile», ha sottolineato il direttore della Caritas, don Marco Lai, «eppure i sardi hanno reagito dando prova di straordinaria generosità. Dopo l'alluvione la solidarietà è stata immensa. Ora bisogna dare continuità. Urge restituire speranza alle famiglie. Continuerò a battermi per il reddito minimo di cittadinanza che rappresenta l'unico strumento per aiutare le persone a ripartire». Le porte della palestra si sono spalancate alle 13,05. Clima di festa con addobbi natalizi, palloncini e musica dal vivo a cura di Diana Puddu, solista dei New Karalis che ha esordito con Rose Rosse di Ranieri per proseguire con L'anima vola di Elisa. Un cameriere è scivolato rovesciando un pentolone di fregola. Grande imbarazzo, poi l'applauso. Cose che capitano, porta bene. Il sindaco Massimo Zedda, presente come da tradizione, ha compiuto 38 anni ed è stato festeggiato con il classico “Happy birthday to you” intonato dagli ospiti insieme alla cantante. «Grazie per aver festeggiato con me il mio compleanno», ha ricambiato emozionato, «auguro un buon 2014 a tutti, specialmente a chi è in difficoltà, a chi ha perso il lavoro». «Non arrendetevi mai», ha detto l'arcivescovo Arrigo Miglio, «vi auguro un anno tranquillo». Silvia Deligia, Gloria Lintas e Checco Manunza hanno servito ai tavoli. «Un piacere per noi poter dare una mano». Menù ricco quello proposto dal catering del ristorante “Sa Schironada”: antipasti misti di terra, doppio primo (fregola alle verdure e gnocchi alla campidanese), rosbif e pesci al forno. Soddisfatto Gavino Nonnis, 42 anni, disoccupato. «Abito in una roulotte», si è presentato, «giornate come questa fanno piacere ma la società deve fare di più. Mi conoscono tutti eppure nessuno mi dà da lavorare. Il mio sogno? Una casa vera». (p. l.)