Regge il traffico delle navi in arrivo al porto di Cagliari, numeri in linea con i dati dell’anno scorso. E tra gennaio e febbraio si aprono le offerte per la darsena dei pescherecci, il molo Ichnusa e il completamento della passeggiata a mare. Bilancio di fine 2013 per l'Autorità Portuale, ma sul presidente Massidda pesa il commissariamento: “Lavoro per lo sviluppo del porto finchè mi sarà possibile".
CAGLIARI - 4516 navi hanno gettato l’àncora, negli ultimi dodici mesi, nelle acque del Porto. L’anno scorso la cifra totale sfiorava le cinquemila presenze. Dati quasi confermati, quindi, nonostante la crisi generale e le previsioni per l'anno prossimo.
“Risultati importanti, legati anche alla partenza di tante gare, nella crisi generale il porto cagliaritano ha garantito stabilità, il movimento delle navi è quasi lo stesso dell’anno scorso”, spiega Vincenzo Di Marco, comandante della Capitaneria di Cagliari. Il 2014 dovrebbe essere l’anno in cui potrebbero partire varie opere nei chilometri vista mare tra Quartu, Cagliari e Sarroch. In alcuni casi devono solo essere aperte le buste e valutare le offerte dei privati, in altri bisogna ancora attendere i denari dai vari enti competenti. E le tasse portuali sono leggermente aumentate rispetto al 2012: l’Autorità portuale aveva previsto sconti fino al novanta per cento per gli armatori che garantivano almeno un attracco al mese, adesso la quota è del settanta. Ma qui la vicenda riguarda soprattutto scelte del governo nazionale e di possibili nuovi provvedimenti in materia. Possibile, infine, l’arrivo anche di altri team, dopo Luna Rossa, nello specchio d’acqua cagliaritano.
Piergiorgio Massidda, commissario straordinario dell’Autorità portuale, elenca i progetti in cantiere per l’anno nuovo: “Il capannone Nervi è già stato messo in sicurezza, il completamento è questione di mesi. Non sappiamo ancora che futuro avrà, valuteremo il concorso di idee o una eventuale proposta concreta entro il 2014. Sul completamento della passeggiata a mare abbiamo avuto un leggero ritardo ma entro il venti gennaio avremo la disponibilità dell’opera al novanta per cento, cioè la pista ciclabile per andare fino a Quartu”, afferma Massidda, che annuncia anche una novità per il terminal Ichnusa: “Una grande e scandalosa incompiuta, il tredici febbraio apriremo le buste con le offerte, ospiterà grandi barche e yatch. La stazione marittima potrà vedere l’avvio di un concorso di idee, in sinergia col Comune, per abbattere l’attuale stabile e tirare su i nuovi uffici dell’autorità portuale e della marina”. Sul molo Rinascita “vogliamo far partire l’home port, il via ai lavori quanto prima, tutto a spese di privati grazie ai fondi europei Jessica”.
Altri possibili sviluppi sono legati alla darsena dei pescherecci, “tempo per le offerte fino al dieci gennaio, una gara da oltre otto milioni di euro per creare ottantacinque ormeggi”, e “decine di lotti da mettere in concessione nel porto canale, stiamo ultimando i lavori, lì un’industria italo-americana vorrebbe produrre software impiegando personale sardo. Dopo Luna Rossa altri team potrebbero venire ad allenarsi qui verso febbraio per le matches races, gare preliminari alla coppa America. Siamo pronti a accoglierli”, assicura Massidda, “il villaggio sarà allestito nel molo Sabaudo”.
Chiudono il cerchio delle novità portuali il banchinamento del lato sud-ovest, due lotti, uno da 15,5 milioni e l’altro da 13,8 milioni per attività portuali polifunzionali. Sui famosi silos – uno dei quali è danneggiato – la scelta, informa Massidda, è tra “buttarli giù e pagare due milioni di euro o trasformarli in un grande albergo, abbiamo ricevuto questa proposta, vogliamo discuterne anche col Comune”.
Piergiorgio Massidda termina con vari appelli: “Lo Stato ha previsto 250 milioni di euro per l’anniversario della prima guerra mondiale, escludendo la Sardegna. Ho chiesto di essere inseriti e di poter ottenere una parte di quei fondi. E il governo nazionale abbatta le tasse portuali, da gennaio è previsto un aumento. Voglio far crescere il porto”, integra Massidda, “con un occhio di riguardo a Cagliari e la Sardegna. Ho rispetto della magistratura, le cose andranno come devono andare, ora penso solo a lavorare per creare lavoro”.