Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Blitz di Abbanoa a Sant'Elia: bloccati i “furbetti” dell'acqua

Fonte: L'Unione Sarda
30 dicembre 2013

 

- Regolarizzati venti palazzi del rione dove non esistevano i contatori

 

Venti contatori in altrettanti palazzi, dove prima nessuno poteva sapere quanta acqua consumavano gli abitanti. Un danno enorme che Abbanoa, società che gestisce l'acqua in città, stima in circa cinque milioni di euro dal 2005 a oggi. Per questo l'azienda è corsa ai ripari, e ora toccherà ad Area, ente proprietario dei palazzi dove sono stati effettuati i lavori, suddividere le utenze casa per casa. Dopo di che si saprà con esattezza non solo chi consuma, ma soprattutto quanto.
IL BLITZ Un lavoro tutt'altro che semplice per i tecnici di Abbanoa, che avevano il difficile compito di installare i nuovi contatori in strade dove, fino a oggi, l'acqua non veniva pagata. Gli interventi sono stati portati avanti tra via Schiavazzi (la zona più interessata dal “blitz”), piazza Silesu, piazza Demuro, via Magellano e piazza Pigafetta. Tutte opere realizzate in edifici gestiti da Area, l'azienda regionale per l'edilizia abitativa.
ORIGINI LONTANE Sono dunque venti i contatori condominiali installati nel quartiere popolare in edifici che avevano allacci abusivi alla rete. Un problema datato, che ha origini lontane. Ma che proprio per questo ha comportato un danno economico pazzesco all'azienda che eroga l'acqua in città. Da tempo Abbanoa ha realizzato un accordo con le forze dell'ordine e il Comune, in modo da attuare una vera e propria “bonifica” per sistemare la condizione di illegalità nella quale vivevano molti residenti. Conti alla mano, sono almeno mille le abitazioni che consumano acqua senza pagarla.
L'EPISODIO SCATENANTE Qualche settimana fa in uno dei condomini dove in seguito è stato messo il contatore si è verificata una grossa perdita d'acqua in una condotta di un condominio. Cose che possono capitare, solo che in questo caso l'acqua stava per finire all'interno di una cabina elettrica. Un grosso rischio, anche perché una buona fetta del quartiere ha rischiato di non avere l'elettricità per chissà quanto tempo. I tecnici di Abbanoa sono andati sul posto, ma hanno constatato che la perdita derivava da una condotta a loro sconosciuta. Non si capiva a chi appartenesse. Per questo motivo è stato deciso di installare i venti contatori al confine, come prevede il regolamento del servizio idrico integrato, in modo che Abbanoa sia responsabile delle reti nelle strade pubbliche, mentre oltre il contatore la competenza passa ai proprietari degli immobili (Area appunto).
ABUSIVISMO DILAGANTE Negli ultimi due anni Abbanoa sta portando avanti una massiccia campagna di regolarizzazione delle utenze in tutta la Sardegna. Sono oltre seimila gli allacci abusivi scovati grazie ai censimenti porta a porta effettuati in diversi Comuni dell'Isola.
Piercarlo Cicero

Quando la condotta
per la casa si realizza
grazie al “fai da te”

Tanti i casi di abusivismo in città

 

Quando hanno scoperto quello che aveva organizzato nella sua abitazione, anche gli operai di Abbanoa erano rimasti sorpresi. Eppure, nelle centinaia di controlli che ogni anno effettuano per stanare gli allacci abusivi, i tecnici avevano visto praticamente di tutto.
Ma quella mini condotta realizzata da un residente di Medau su Cramu era qualcosa di particolare. Metri di tubature, totalmente abusive, per avere l'acqua in casa e nel giardino. Un lavoro tutt'altro che semplice, che chissà quanto tempo aveva richiesto.
Questo è solo uno dei tanti casi di allacci irregolari che i cittadini hanno fatto per cercare di non pagare il servizio idrico. Abbanoa effettua centinaia di interventi ogni anno. Come quello di qualche giorno fa al circo che è stato allestito in via San Paolo. In questo caso un tubo era stato collegato alla colonnina dell'antincendio. Immediata è scattata la denuncia per furto d'acqua. Da Abbanoa hanno poi fatto sapere che i giorni seguenti dal circo è stata fatta regolare richiesta di allaccio.
In generale, nella maggior parte dei casi l'utente non ha mai effettuato un contratto con la società che gestisce l'acqua a Cagliari, ma si allaccia senza problemi, sperando di farla franca.
Come nel caso di piazza Falchi, proprio nel quartiere di Sant'Elia, quartiere dove Abbanoa ha effettuato una serie di interventi per regolarizzare la situazione i giorni scorsi. Tempo fa tre persone che abitavano nello stesso palazzo avevano attuato un vero e proprio collegamento “fai da te”.
Sono i tecnici di Abbanoa a scoprire i ladri d'acqua, ma non basta. Perché loro segnalano, ma per la denuncia devono poi intervenire le forze dell'ordine, che siano Carabinieri o Polizia. Una situazione comunque non facile da gestire, visto che soprattutto nelle palazzine popolari non è semplice stabilire esattamente quanti siano gli “utenti fantasma” che non rispettano le regole.
E poi accade anche che ci siano i recidivi. Utenti ai quali è stata già staccata l'acqua, o perché non pagano le bollette o perché si sono attaccati in modo irregolare alle condotte per avere l'acqua, ma che qualche giorno dopo, come se nulla fosse, si riallacciano alle tubature e pensano che nessuno li beccherà più. Errore, perché Abbanoa è sempre in agguato.
P.C.C.