Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tares, il grande pasticcio

Fonte: L'Unione Sarda
30 dicembre 2013

 

Cagliari: avvisi in ritardo e errori sugli importi, spesso raddoppiati
Ieri contribuenti imbufaliti davanti agli sportelli comunali chiusi -

 

CAGLIARI Ci sono famiglie di due o tre persone che hanno ricevuto una richiesta di conguaglio per sei. E poi ancora: moduli F24 sbagliati, alcuni con conti sballati di centinaia di euro. L'incubo della Tares non è solo legato ai rincari, che in alcuni casi hanno superato il 100 per 100 rispetto alla vecchia Tarsu. Ci sono anche gli errori fatti dagli uffici del Comune, che hanno predisposto i documenti per i contribuenti cagliaritani. Esempio: una novantenne ha ricevuto una richiesta di saldo più alta di 255 euro: «Nel suo nucleo familiare non solo era stato inserito il marito morto da un anno, ma anche altre quattro persone. Un errore che ho riscontrato in diversi moduli F24 dei miei clienti», racconta Elena Loddo, commercialista. In questi giorni ha dovuto ricalcolare la tassa sui rifiuti e servizi per molte persone: «Purtroppo in tanti prendono per buoni i calcoli fatti dal Comune. Invece spesso ci sono errori grossolani. Meglio ricontrollare i documenti e non fidarsi».
TEMPI STRETTI Il fattore tempo non aiuta: quasi tutti hanno ricevuto gli avvisi di pagamento a ridosso di Natale e la fetta più importante della Tares - quella di competenza comunale - scade alla fine dell'anno. Cioè tra appena tre giorni. Quindi non tutti possono verificare con calma i conteggi fatti dal Servizio tributi. Una seconda tranche - la maggiorazione statale - potrà essere pagata invece entro il 16 gennaio.
UNA MEDIA DI 519 EURO Tutto questo si aggiunge alla mazzata nei bilanci economici delle famiglie. I nuclei composti da una persona - la categoria più numerosa a Cagliari: 14.416 contribuenti - hanno ricevuto richieste di conguaglio che, sommate agli acconti già versati, superano del 58 per cento la vecchia Tarsu, pagata l'ultima volta nel 2012. La Uil ha calcolato che la media degli F24 pagati dalle famiglie raggiungerà la media di 519 euro. Secondo le previsioni del Municipio da questa categoria si dovrebbero incassare oltre 3,5 milioni di euro. Una somma vicina a quella che verrà versata dai nuclei familiari composti da due persone. Anche qui l'aumento è sensibile: 55 per cento. Va decisamente peggio alle famiglie numerose. Madre, padre e due figli? La tassa è raddoppiata. Si sale a + 128 per cento e + 132 per cento nei nuclei composti da 5 e 6 persone. Dalle abitazioni arriva una grossa fetta della Tares che il Comune spera di riscuotere:13,3 milioni di euro. Il resto, circa 15 milioni, dalle oltre 10mila imprese e attività con base in città.
BANCHE GRAZIATE Ma ci sono diminuzioni? Certo: le banche, ad esempio, pagheranno una Tares più leggera del 27 per cento rispetto alla Tarsu. La categoria dei fortunati comprende anche musei, cinema, impianti sportivi, case di cura e di riposo, banche, ospedali, edicole, tabaccai, negozi d'abbigliamento, ristoranti, trattorie, pizzerie, ipermercati, falegnami, idraulici, elettricisti, attività industriali e artigianali. Da tutti questi il Comune incasserà circa 7 milioni di euro, mentre fino all'anno scorso il totale superava i 9,5 milioni di euro.
L'IRA DI MASSIMO ZEDDA «La Tares viene descritta come una tassa municipale, in realtà un miliardo di euro va allo Stato, che ha deciso anche quali sono le categorie che devono sopportare gli aumenti e chi invece, come le banche, deve avere tariffe più basse. Questo grida vendetta», ha detto pochi giorni fa il sindaco Massimo Zedda. Insomma: i Comuni hanno le mani legate, o quasi, nella decisione delle aliquote e dei coefficienti. E gli errori negli F24 consegnati (in grave ritardo) ai cagliaritani? Questa è un'altra storia.
Michele Ruffi