Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Uffici chiusi per risparmiare energia Caos nel capoluogo: «Presi in giro»

Fonte: L'Unione Sarda
30 dicembre 2013

 

Cittadini in fila dall'alba, nessun cartello. E c'è chi va dai carabinieri -

 

Dal Comune si giustificano: «Che gli uffici sarebbero stati chiusi il 27 era scritto sul sito». Gli anziani: «Noi su internet non ci andiamo, bastava un cartello».


CAGLIARI Ore nove, davanti all'ufficio Tributi del Comune di Cagliari ci sono una cinquantina di contribuenti in attesa. Qualcuno è arrivato alle sette per evitare la fila. Peccato che gli sportelli siano chiusi. La beffa dopo la stangata. In via Nazario Sauro c'è il ponte del dopo Natale. Cancelli sbarrati da Santo Stefano sino a domani. Cartellina trasparente sottobraccio e una sfilza di documenti in mano, Mario Palmas, 65 anni, ex poliziotto, non si rassegna alla tassa su rifiuti e servizi arrivata alle stelle. «Sono rincari inaccettabili. L'anno scorso, con la Tarsu, pagavo 275 euro per novanta metri quadri. Adesso, con l'aumento della Tares, 694».
UN PASTICCIO Moduli di pagamento non ancora arrivati, nuclei familiari cresciuti a dismisura (solo sulla carta). E persino case in vendita che d'un tratto si scoprono abitate. La scadenza della quarta rata - fissata per l'ultimo dell'anno - si avvicina, ma nel capoluogo regna ancora il caos. E certo non aiuta la vacanza lunga dei dipendenti comunali. «Nei giorni 24 e 31 dicembre l'orario di apertura al pubblico sarà dalle 9 alle 12», recita il cartello appiccicato alla porta con lo scotch. Il 27 non compare da nessuna parte. «Sono qui dalle sette e venti», si lamenta Fabrizio Macciò, 38 anni, impiegato in un call center. «Nessuno ci ha detto che oggi gli uffici sarebbero stati chiusi. È una vergogna, la tassa scade tra pochi giorni, non mi è arrivato il bollettino. Cosa devo fare?». La rabbia prende il posto dello stupore iniziale davanti ai cancelli blindati. A qualcuno viene l'idea di andare alla stazione dei Carabinieri per fare una segnalazione per interruzione di pubblico servizio.
UFFICI CHIUSI «Gli orari durante le festività sono scritti sul sito istituzionale», replicano da Palazzo Bacaredda. «Venerdì 27 dicembre tutti gli uffici comunali resteranno chiusi, fatta eccezione per i servizi pubblici essenziali», si legge sulla pagina web. «Lo ha deciso con un'ordinanza il sindaco tenendo conto del ridotto afflusso dell'utenza durante le festività e la necessità, nell'ambito della più generale riduzione della spesa pubblica, di contenere i consumi energetici». Ma non tutti i cagliaritani navigano su internet. «Bastava mettere un cartello fuori», polemizza Rita Manca, 79 anni.
IL SALASSO La processione davanti agli sportelli di via Nazario Sauro va avanti tutta la mattina. Il malumore per il caro immondezza pure. «Prendo seicento euro di pensione», racconta Adolfo Melis, 66 anni. «Devo pagare 560 euro per settanta metri quadri. Perché a Cagliari la spazzatura costa più che a Milano?». Moglie invalida e due figli a carico, «sono venuto per il secondo bollettino», spiega Salvatore Saba, 72 anni. «Non ce la faccio, vorrei che mi concedessero più rate». Ci sono storie di ordinaria disperazione e altre che hanno del paradossale. Come quella di Lina Cannas, 63, arrivata da Roma: «Sto vendendo una casa a Cagliari. È disabitata, ma dal modulo di pagamento risulta che ci vivono sei persone». Anna Pani è infuriata: «Mi chiedono il pagamento di un abitazione dove risultano cinque componenti, ma non ci vive nessuno».
Sara Marci