Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Addio Imu, arriva la Iuc ma con Tari e Tasi bil conto sarà pesante

Fonte: L'Unione Sarda
24 dicembre 2013

- Come cambia la tassazione con la legge di Stabilità

 

Cara, carissima casa. Con l'addio dell'odiata Imu, l'imposta municipale, gli italiani speravano di avere un po' di ossigeno. Non sarà così. Anzi. In alcuni casi, ci sarà il rischio di incrementi consistenti della tassazione, visto che ancora una volta i sindaci rischiano di trovarsi nella condizione di dover utilizzare gli immobili come bancomat per fare cassa e garantire così i servizi essenziali ai cittadini.
ADDIO IMU La vecchia Imu, dunque, sarà sostituita dalla nuova Iuc, come prevede la legge di Stabilità in via d'approvazione al Senato, dopo l'ok avuto dalla Camera. La nuova imposta unica comunale sarà una sorta di contenitore e comprenderà tre diversi tributi: la vecchia Imu, ossia la tassa per la proprietà dell'immobile, che si pagherà però solo per le seconde case, gli immobili commerciali e quelli di lusso (con un'aliquota che può variare dal 7,6 all'11,6 per mille), la Tasi, la tassa per i servizi indivisi, e la Tari, la nuova tassa sui rifiuti. La Iuc, dunque, sarà l'insieme di queste diverse forme di tassazione che dovranno poi essere calcolate in modo diverso a seconda della qualificazione dell'immobile e della proprietà.
TASI Detto che l'Imu la verseranno solo alcuni proprietari, visto che la prima casa continuerà a essere esentata, la parte più consistente riguarderà la Tasi. Questa imposta locale servirà per coprire i cosiddetti servizi indivisibili, come illuminazione, strade, marciapiedi e così via. L'aliquota fissata dal governo è pari all'uno per mille e dovrà essere calcolata sulla base del valore catastale dell'immobile, rivalutato del 65%. C'è però un'incognita che pesa quanto un macigno: il governo potrebbe infatti modificare l'aliquota base con un decreto, dando ai Comuni la possibilità di alzarla fino al 3,5 per mille (e all'11,6 per seconde case e altri immobili). In questo caso, saranno dolori. Va ricordato, inoltre, che il tributo dovrà essere versato non solo dai proprietari degli immobili, ma anche da chi detiene la casa in locazione (per una quota che va dal 10 al 30% del totale). E i sindaci avranno grande autonomia nel fissare le aliquote, per cui c'è il rischio di differenze marcate tra i Comuni anche a pochi chilometri di distanza.
RIFIUTI Insieme alla Tasi, dal primo gennaio entrerà in vigore la Tari, la tassa relativa alla raccolta e gestione dei rifiuti. I parametri per il calcolo saranno legati ai metri quadrati dell'abitazione e al numero di persone che vi risiedono. Per fare un esempio, un'abitazione di 80 metri quadrati dove vivono 4 persone a Roma, potrebbe versare circa 300 euro all'anno solo di Tari. In ogni caso, la Tari rischia di penalizzare le famiglie numerose, perché si ritiene che producano più rifiuti, e soprattutto avrà una stangata chi quest'anno ha versato il tributo relativo ai rifiuti facendo affidamento ancora sulla Tares e non sulla Tarsu, che invece è già più cara rispetto alla vecchia tassa.
AUMENTI IN VISTA In ogni caso, chi si aspetta una riduzione dei tributi rispetto a oggi potrebbe rimanere deluso. Sono pochi gli elementi che portano a escludere un incremento della tassazione. Ma questo lo scopriremo soltanto nel 2014.
Giuseppe Deiana