Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Troppe tasse, il sindaco lancia la crociata

Fonte: L'Unione Sarda
23 dicembre 2013

- «La nuova Iuc sarà superiore alla somma di Imu, Tares e addizionale Irpef»

 

«Si tratta di un'imposta statale unica. Non è vero che si sta tagliando l'Imu per la prima casa: si parli chiaro. La Iuc è superiore alla somma della stessa Imu, della Tares e dell'addizionale».
Una bocciatura, senza se e senza ma. Il sindaco Massimo Zedda critica fortemente la Iuc, e spiega come l'eliminazione dell'Imu da parte del Governo nazionale sia sostanzialmente una presa in giro, perché di fatto l'imposta viene riproposta sotto un'altra forma.
Nel mirino di Zedda c'è dunque l'esecutivo guidato da Enrico Letta: «Poi si fanno passare i sindaci come coloro che stanno mettendo le mani in tasca ai cittadini», ha detto ancora, rimarcando come le amministrazioni comunali in realtà abbiano di fatto le mani legate. Soprattutto per quello che riguarda la Tares, l'imposta sui rifiuti che ha sostituito la Tarsu e che sta arrivando nelle case dei cagliaritani in ritardo rispetto a quella che sarebbe dovuta essere la prima scadenza (il 16 dicembre corso, e infatti c'è stata una proroga).
Un'imposta che prevede aumenti incredibili, soprattutto nei confronti dei nuclei familiari numerosi, e che il primo cittadino aveva già criticato nei mesi scorsi.
«Ad agosto, in tempi non sospetti - prosegue il sindaco - avevo già detto che se non fossero state cambiate le norme previste, la Tares avrebbe avuto questa portata, e si sarebbe abbattuta soprattutto nei confronti delle famiglie».
Il primo cittadino attacca ancora l'esecutivo nazionale, chiedendosi come sia possibile che per l'imposta sui rifiuti non siano state inserite agevolazioni nei confronti delle famiglie: «È uno scandalo, sono state aiutate le banche e non le famiglie».
Forti critiche anche nei confronti del famigerato “Patto di stabilità”. Tutti i Comuni stanno protestando da tempo contro i vincoli che impediscono anche alle amministrazioni più virtuose di poter spendere denaro che hanno in cassa. Anche perché la crisi economica è tutt'altro che passata, e gli enti locali hanno bisogno di utilizzare i soldi che hanno a disposizione. Insomma, sembra più un “patto di instabilità”: «Questa situazione ci blocca e ci crea non pochi problemi - prosegue Zedda - ma soprattutto mortifica l'intero Paese. Tutte le amministrazioni stanno vivendo questo problema, non si può continuare in questo modo».
Il primo cittadino del capoluogo sardo fa sapere anche che l'Anci (l'associazione nazionale dei Comuni italiani) si sta muovendo contro queste misure oppressive, ormai insopportabili e dannose: «Ho parlato anche col sindaco di Sassari - annuncia il primo cittadino - all'interno dell'Anci si sta già parlando di una mobilitazione contro queste condizioni in cui siamo costretti a lavorare. La cosa certa è che non si può continuare a operare in questo modo». (red. cro.)