Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sardi, fuggite: l'Italia è infetta! Bennato, una rabbia blues

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2013


Alla Fiera uno show «che non deluderà», in cartellone anche Danny Bryant
 

Il cantautore venerdì inaugura a Cagliari Rocce Rosse
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Uno che ha suonato con gente come B.B.King, anello di congiunzione tra la chitarra di Charlie Christian e quella di Jimi Hendrix, Bo Diddley e Jeff Healey, non può che salire sul palco e lasciarsi avvolgere dal sacro fuoco del blues. Una vampa che a tratti assume anche inaspettate sfumature di indipendentismo, con un vibrante appello-suggerimento agli isolani perché lascino andare lo Stivale verso il suo destino.
Ospite venerdì alla Fiera di Cagliari per la giornata inaugurale di Rocce Rosse Blues, Edoardo Bennato promette un concerto ad alta temperatura emozionale. «Chi ama questa musica non rimarrà deluso» dice il celebre cantautore partenopeo: «Con me ci saranno chitarristi del calibro di Giuseppe Scarpato e Gennaro Porcelli. Un concerto che metterà d'accordo puristi e non».
In America il blues è un'industria fiorente, mentre da noi rimane una musica da carbonari o qualcosa del genere.
«Quello che nell'Italietta va in classifica o in televisione, non fa testo. Siamo un Paese da retroguardia musicale. Un carrozzone a traino di un altro carrozzone: quello culturale e musicale anglo-americano».
La scorsa settimana si è concluso X-Factor: che pensa dei talent-show?
«Se piace agli italiani, vuol dire che è quello che ci meritiamo. La stessa cosa vale per la politica».
C'è poco da stare allegri …
«L'Italia è nata male e continua ad andare così. Il consiglio che do al popolo della Sardegna è di staccarsi dal resto del Paese. L'Italia è infetta, e voi, grazie al mare che vi circonda, avete la possibilità di starne lontano».
Qualche giorno fa, a Bagnoli, ha tenuto un concerto dal significato particolare …
«Dopo sessant'anni, un'area di duecento settantamila metri quadri che era di proprietà della Nato è stata smantellata e restituita alla comunità. Abbiamo festeggiato con un concerto rock-blues».
Oltre al blues, nella tappa cagliaritana troveranno spazio anche i suoi vecchi successi?
«I pezzi classici ci saranno, ma per il resto sarà un live di rock-blues tiratissimo».
Lei è tra le figure storiche del nostro cantautorato. Che valenza ha oggi la parola cantautore?
«È un termine inflazionato e ha perso il suo significato iniziale. Molto spesso vengono considerati tali artisti che non lo sono e viceversa».
Sta lavorando a un nuovo disco?
«Ci sono venti pezzi nuovi in lista d'attesa. Uscirà quando i discografici si degneranno di prenderlo in considerazione».
Oltre a Bennato, nella stessa serata il festival ospiterà il chitarrista inglese Danny Bryant, sul palco in compagnia di Alex Harris al basso e Trevor Barr alla batteria. Trentadue anni, sette album all'attivo, l'astro del blues britannico ha collaborato con Buddy Guy, Carlos Santana, Peter Green, Joe Cocker.
Carlo Argiolas