Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Questo è l'omicidio delle imprese»

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2013


REAZIONI. L'ira dei commercianti: si paga il triplo rispetto alla Tarsu
 

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«Questo aumento è inconcepibile, sta diventando un omicidio di imprese». Mauro Murgia, proprietario del Caesar's Hotel e presidente della Federalberghi del Sud Sardegna, fa i conti con la Tares schizzata troppo in alto per non destare clamore. «Per ora ha pagato solo l'acconto, il problema sarà il saldo», dice a denti stretti. «L'anno scorso pagavo 12 mila euro, adesso arriverò a 29 mila. È inammissibile, stiamo parlando di aumenti del 200, 300 per cento per le strutture ricettive».
Imu, Iva, e adesso la stangata della tassa comunale su rifiuti e servizi, il comparto turistico-alberghiero trema. «Così si rischia di creare nuova disoccupazione. La maggior parte delle strutture ricettive, col nuovo aumento della Tares, si ritroverà costretta a ridurre il personale, l'unica voce toccabile. Chi verrà penalizzato più di tutti saranno i giovani», preannuncia. «In questi modo si distruggono il commercio regolare e le attività storiche. Sono allibito da certe decisioni».
Il tributo sui rifiuti spaventa privati, imprenditori e commercianti. Le associazioni di categorie insorgono. Roberto Bolognese, presidente provinciale delle Confesercenti, usa parole dure: «Per tutte le attività commerciali che si trovavano già in uno stato comatoso, l'aumento della Tares è una novità letale, il colpo di grazia». I piccoli imprenditori sopravvissuti alla lunga crisi, già da tempo faticano a tenere il passo, i grandi arrancano sempre di più. «Posso capire che agli Enti locali siano stati chiusi i rubinetti, ma si continuano a chiedere i soldi sempre ai soliti noti. Non può essere questa la strada per uscire dall'impasse». Poi la frecciata: «A tassa alta deve corrispondere un servizio dello stesso livello».
Trecento metri quadri nascosti tra le stradine strette della Marina, Luigi Dedoni, proprietario dei ristoranti Su Cumbidu e sa Schironada, si è già scontrato con l'aumento record: «La situazione è gravissima, gestire un'attività orami sta diventando un peso troppo alto per chiunque. L'anno scorso ho pagato cinquemila euro per la Tarsu, adesso sono passato a tredicimila». Quasi il triplo. «In pratica mi viene più di mille euro al mese, quanto un affitto. Tutti i commercianti si trovano in difficoltà da tempo, in questo modo finiranno per ammazzarci».
Sara Marci