Accordo tra Confcommercio, Ordine degli architetti, Ance-Confindustria e Camera di commercio sgilato stamattina. A caccia di fondi europei per il rilancio del capoluogo
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Un patto per la città e l'area vasta di Cagliari per rilanciare commercio ed edilizia, ed in generale tutto il mondo delle imprese, è stato siglato questa mattina da Confcommercio, Ordine degli architetti, Ance-Confindustria e Camera di commercio di Cagliari.
Tutti insieme sotto il progetto "Urban pro Cagliari", inserito nel piano nazionale per le città 2012-2017 partito con una dotazione iniziale di 224 milioni di euro. "Urban pro – ha spiegato il coordinatore del piano, Angelo Patrizio - non si sostituisce alle amministrazioni, ma è un incubatore di facilitazione per le trasformazioni urbane. Parliamo di risorse da non rimandare a Bruxelles e questo va fatto entro dicembre 2015. Quei fondi sarebbero ripartiti tra i paesi virtuosi nella spesa, penso soprattutto alla Lituania che ha utilizzato il 100 per cento delle risorse".
Un progetto sposato dalla Camera di commercio di Cagliari: "E' importante - ha spiegato il presidente Giancarlo Deidda - muoversi in questa direzione". E ha annunciato che l'ente del Largo allaccerà immediatamente contatti con la Camera di Commercio di Milano in vista dell'Expo2015.
Prime idee: il presidente di Ance e Confindustria sud Maurizio De Pascale ha parlato di una città che si sta spopolando e della presenza di aree dismesse come quella intorno alla stazione ferroviaria. O di tesori futuri, come Buoncammino, dal futuro tutto da inventare. Il presidente dell'ordine degli architetti Giorgio Saba ha indicato anche le aree di Giorgino, Calamosca e Monfenera. Ma anche ha parlato della necessità di interventi nei centri dell'area vasta a partire dalle infrastrutture. "Bisogna fare in fretta - ha detto Deidda - non possiamo stare qui a contare le croci delle aziende che chiudono". Dal Comune di Cagliari un invito: "Abbiamo scommesso -ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras - tanto su Sant'Elia per il piano Città. Puntiamo ancora sui quartieri degradati, ma anche su tanti altri obiettivi". Entro il mese di gennaio saranno definite le priorità per gli interventi.