L'indicazione dopo l'annullamento della nomina di Marcella Crivellenti
Il Ministero risponde al sindaco: nessuna paralisi
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Il Cda può lavorare e le dimissioni di Cristiano Cincotti e Antonello Arru, arrivate dopo l'annullamento della nomina di Marcella Crivellenti, non lo hanno bloccato: lo certifica il Gabinetto del ministero dei Beni culturali, che ha risposto a una lettera inviata a Roma dal sindaco in cui si ipotizzava invece la paralisi del “board” del Lirico. La comunicazione è arrivata ieri nel bel mezzo della riunione del Cda, convocato da Zedda su richiesta dei quattro consiglieri rimasti in carica.
LA LETTERA Il capo di Gabinetto Marco Lipari ha scritto al presidente della Fondazione e alla Direzione generale per lo spettacolo dal vivo (cioè a Salvo Nastasi) per mettere nero su bianco la composizione dell'organo, dove siedono Massimo Zedda, Gualtiero Cualbu, Giovanni Follesa, Maurizio Porcelli e Giorgio Baggiani. È proprio sulla validità della nomina di quest'ultimo che Zedda aveva dei dubbi: secondo il primo cittadino il Cda avrebbe dovuto prima verificare i requisiti imposti dalla legge e dallo statuto per considerarlo in carica. E le dimissioni di Cincotti e Arru avrebbero fatto venir meno il numero minimo di consiglieri (cinque) per considerare l'organo regolarmente costituito e dunque in grado di svolgere la procedura. Invece questo passaggio era già avvenuto nel 2011, quando Baggiani venne nominato da Floris. Ecco perché «non ricorre in concreto alcuna delle fattispecie per il commissariamento». Ma oltre alla validità del Cda, il ministero ha anche preso in considerazione la designazione di un nuovo consigliere, visto che i Beni culturali possono nominare due rappresentanti (l'altro è Porcelli).
SCAMBIO DI BATTUTE La riunione di ieri, che all'ordine del giorno aveva la “discussione sulla situazione finanziaria” del teatro, ha visto anche uno scambio di battute (tutt'altro che sereno, dice chi era presente) tra il sindaco e Gualtiero Cualbu, che ha chiesto al primo cittadino di affrontare il nodo del bilancio: il documento di previsione deve essere approvato entro la fine dell'anno, altrimenti anche in questo caso potrebbe arrivare il commissario straordinario. Zedda ha spiegato che il bilancio, predisposto in buona parte dalla Crivellenti, deve essere rivisto. E ha annunciato la richiesta di un parere a un giuslavorista per capire come districarsi dalla questione degli stipendi (120mila euro all'anno) pagati all'ex soprintendente.
NUOVO SOPRINTENDENTE Nessun cenno però ai criteri per la scelta della nuova guida del teatro: il sindaco ha annunciato che fisserà una nuova seduta del Cda. Impossibile sapere quando. I sindacati sperano che questo avvenga entro l'anno, per evitare il commissariamento. Ma c'è chi si aspetta anche una mossa dei quattro consiglieri d'amministrazione, che vogliono approvare il documento contabile entro dicembre e procedere al più presto con la procedura.
Michele Ruffi