Rassegna Stampa

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Fondi Ue: ai sardi 972 mln per i prossimi 7 anni

Fonte: web Cagliari Globalist
13 dicembre 2013

 

La Sardegna potra' contare su oltre 972 milioni di euro di risorse europee nel prossimo settennio di programmazione comunitaria
 

Redazionegiovedì 12 dicembre 2013 10:14
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La Sardegna potra' contare su oltre 972 milioni di euro di risorse europee nel prossimo settennio di programmazione comunitaria, un importo pari a quello del precedente periodo 2007-2013. Lo segnala Confindustria Sardegna sulla base della proposta di Accordo di partenariato presentata dal ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, e trasmessa alla Commissione europea. "Se sara' approvata la proposta avanzata dal governo, disporremo complessivamente di oltre 1.940 milioni di euro tra fondi comunitari e cofinanziamento", stima il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu. "Sara' un importo inferiore al contributo totale 2007-2013, che era inizialmente pari a 2.430 milioni di euro, ma che poi era stato ridimensionato a 2.091 milioni a seguito della riprogrammazione operata dal ministro Barca", aggiunge Scanu, in riferimento all'ex ministro per la Coesione territoriale. "Ma la differenza rispetto al passato periodo di programmazione e' dovuta al minore cofinanziamento statale e regionale, fissato attualmente al 50%. Si tratta, comunque, di un risultato positivo, in quanto inizialmente si stimava una perdita di risorse di oltre un miliardo". La Sardegna potrebbe beneficiare degli effetti della richiesta del governo alla Commissione Ue di trasferire i fondi strutturali fra categorie di regioni per consentire di accrescere la dotazione attribuita a quelle in transizione: dai previsti 1,125 miliardi di euro si arriverebbe a 1,373 miliardi e alla Sardegna spetterebbe circa il 72%. "Si tratta di un risultato importante, frutto dello sforzo di tutti e di un raccordo che ha visto coinvolti Regione, Confindustria Sardegna e Confindustria nazionale", precisa Scanu, evidenziando il ruolo svolto dal vicepresidente per il Mezzogiorno, Alessandro Laterza nel sostenere le ragioni della Sardegna. "Adesso la partita si sposta sul fronte del Fondo di sviluppo e coesione, sui programmi nazionali e sulla definizione dei programmi operativi regionali Fesr e Fse", sottolinea Scanu. "Il primo e' di fondamentale importanza, in quanto gli interventi di infrastrutturazione (con quelli in materia ambientale) saranno finanziati con le risorse complementari ad esso assegnate. I secondi, i programmi nazionali, coprono tutte le categorie di regioni e riguardano ambiti fondamentali come istruzione, occupazione, citta' metropolitane, ricerca e innovazione e imprese e competitivita'. I terzi - Fesr e Fse - vanno adeguatamente orientati per sostenere i processi di riorganizzazione e innovazione delle imprese". (AGI)