Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“Caffè Ristretti” per le voci dietro le sbarre

Fonte: L'Unione Sarda
12 dicembre 2013


E oggi il film di Naitza

 

Si chiamava Federico Borrell Garcia, era un giovane anarchico e, con ogni probabilità, il 5 settembre 1936, mentre scendeva un pendio del Cerro Muriano, Cordova, è stato ucciso da una pallottola dell'esercito franchista. È il celebre scatto di Robert Capa, la descrizione del confine fra la libertà e la morte. Alla foto e alla sua veridicità storica, in più occasioni tacciate di falsificazione, è dedicata la mostra del grande fotoreporter Mario Dondero, che al Caffè Savoia ha inaugurato martedì sera gli appuntamenti espositivi del Marina Cafè Noir. “A proposito di Robert Capa” conta 5 sezioni e racconta la tragedia del '900. Nella prima Dondero ha ripercorso i luoghi di “Un miliziano che cade” nel tentativo di difenderne la memoria. La seconda è dedicata agli italiani della guerra civile, mentre la terza, ambientata negli anni '60, racconta il grigiore del regime. La quarta è un omaggio a Garcia Lorca. Sulla politica della memoria voluta dall'ex premier spagnolo Zapatero si concentra la quinta sezione.
Il Marina Cafè Noir è cominciato nel pomeriggio nelle stanze del carcere di Buoncammino con il reading “I muri dentro-Fuori dal muro”, spettacolo interpretato interamente dai detenuti. “Dentro”, il romanzo di Sandro Bonvissuto (Einaudi), ha guidato i “Biblio-caffè Ristretti” della casa circondariale nella narrazione dell'esperienza carceraria. Una poesia di Annino Mele, “Mariposa”, è diventata una ballata rap. L'ultimo capitolo del romanzo di Bonvissuto ha ispirato un canto a tenore interpretato da tre detenuti e condotto dal maestro Gigi Oliva.
Lo schema è stato ripresentato in serata al cineteatro Sant'Eulalia, con l'aggiunta di alcuni video, le musiche di Michele Bertoni e le fotografie di Rosi Giua. Victor Nwanko, Checco Adamo, Dario Cosseddu e Carlo Birocchi hanno sostituito alla lettura Raffaele, Mario, Rinaldo, Bruno M., Bruno A., Benvenuto, Riccardo e Victor, i “Caffè Ristretti”, che da tempo Carlo Birocchi guida in un laboratorio letterario. I racconti dei detenuti si sono alternati a brani da “Dentro” (il volume più letto a Buoncammino). Un'occasione rarissima per accedere all'umano remoto della reclusione, attimi sepolti emersi al Sant'Eulalia in un delicato dramma di dolore e riscatto.
«È un romanzo dantesco», ha detto Sandro Bonvissuto, presente in sala. «Dall'inferno del carcere alla luce dell'infanzia». Un libro scritto di notte, «che è casa e chiesa» per Bonvissuto, che di giorno lavora come cameriere in un'osteria romana: «Potete trovarmi qui ogni sera», recita il cenno biografico sul suo sito ufficiale.
Il Festival continua oggi a Sant'Eulalia alle 20,30 con la proiezione del film “Le nostre storie ci guardano”, di Sergio Naitza. Alle 22 l'appuntamento è con “Scolpiti dal vento-omaggio a Costantino Nivola” sotto i portici del Consiglio regionale di via Roma, dove, alle 23, comincerà il concerto “New York calling”, con Kid Millions, Andrea Siddu e Alessandro Cau.
Luca Foschi