Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Expo 2015, vetrina sul mondo per l’isola

Fonte: La Nuova Sardegna
10 dicembre 2013

Oggi l’incontro tra Regione e organizzatori dell’evento. Fari puntati sul Made in Italy, parla la presidente Bracco

NUOVI MERCATI»LO STAND SARDO A MILANO




di Alfredo Franchini wCAGLIARI

L’expo di Milano 2015 arriva in Sardegna alla ricerca di sinergie. Si terrà stamani il confronto pubblico tra gli assessori Luigi Crisponi (Turismo), Oscar Cherchi (Agricoltura), Alessandra Zedda (Programmazione), il direttore dell’Agenzia Sardegna Promozione, Mariano Mariani, e i rappresentanti della manifestazione internazionale che dovrebbe rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo visto che all’Expo parteciperanno 130 nazioni e sono previsti 20 milioni di visitatori). La Regione ci crede e sarà presente con un proprio stand in quello che è stato chiamato «Padiglione Italia». La Nuova ne ha parlato con Diana Bracco, presidente di Expo 2015 e commissario generale del Padiglione Italia. Oggi avete programmato un seminario di programmazione con la Regione sarda. Qual è il vostro obiettivo? «Vogliamo dare voce ai territori del Sud e per questo abbiamo ideato una serie di seminari interregionali, in collaborazione con il Censis e con Aster ma soprattutto ci interessa conoscere i protagonisti». Finora siete stati a Fabriano per il Centro Italia, Ferrara per il Nord Est, Vercelli per un focus sul nord ovest e poi Palermo. Come mai nessuna grande città? «A parte la Sicilia e la Sardegna, abbiamo scelto di non andare nei capoluoghi di regione ma in città che rappresentano il tessuto sociale del Paese. In ogni tappa del viaggio vogliamo entrare a contatto con la vita sociale e produttiva delle varie regioni. Lo faremo anche in Sardegna: noi veniamo da ascoltatori in modo da raccogliere materiale prezioso per una costruzione partecipata del nostro Padiglione. Noi siamo qui per ascoltare le proposte della Regione». Expo 2015 sarà un evento che porterà a Milano più di centomila visitatori al giorno per sei mesi. Ma sui grandi eventi c’è anche qualche perplessità. «No, l’Expo costituirà una grande occasione per presentare le nostre eccellenze. Palazzo Italia, come “Casa” del paese ospitante sarà il cuore del sito espositivo e rimarrà anche nel periodo successivo come uno dei lasciti materiali del post-Expo al territorio». Il padiglione della Sardegna sarà all’interno di “Casa Italia”? «Sì, in quello che chiamiamo il Cardo sarà ospitato il racconto di tutti i territori delle regioni italiane e delle filiere del made in Italy. Accanto ci sarà l’area dedicata all’Unione europea che ci ha fatto l’onore di costruire il proprio padiglione all’interno dei nostri spazi. (Ieri è stato firmato l’accordo con il presidente Barroso, Ndr). Il Padiglione Italia sarà la porta d’ingresso del Paese. Al futuro si ispira, invece, il Concept del padiglione elaborato da Marco Balich: il vivaio, luogo e simbolo dello sviluppo di nuove generazioni». In modo concreto, Expo 2015 potrà essere una vetrina per i prodotti tipici della Sardegna? «Certo, anche se è bene ricordare che l’Expo non è una fiera tradizionale. Il Padiglione sarà comunque un luogo-icona in grado di rappresentare il meglio delle eccellenze italiane. Dobbiamo riuscire a intrecciare e valorizzare il nostro immenso retaggio artistico e il nostro paesaggio unico al mondo insieme con la nostra filiera enogastronomica e con la nostra tradizione agricola. Ricordo che il tema dell’Expo è la nutrizione e che la vostra terra è ricca di prodotti Dop e Igp, famosi in tutto il mondo».