Rischio beni alimentari insufficienti, da febbraio, al Centro Caritas di via Po a Cagliari. Il 31 gennaio chiude l’agenzia per gli aiuti alle persone bisognose, creazione dell’Unione europea che dona cibo alle realtà vicine ai più poveri. Oltre cinquemila persone, tra Cagliari e provincia, vengono aiutate dalla struttura della Caritas diretta da Anna Luciani: “Lo stop agli aiuti ci preoccupa molto, speriamo di incrementare le donazioni da parte dei sardi”. E sabato prossimo parte la pre-raccolta del 17esimo Miracolo di natale, in programma il 20 dicembre nella scalinata di Bonaria.
CAGLIARI -Mille capifamiglia regolarmente iscritti, contando parenti stretti e famiglie “allargate” l’asticella schizza oltre quota cinquemila. E’ il totale delle persone aiutate tre volte alla settimana, con donazioni di cibo, da parte del Centro diocesano di assistenza di via Po. Costola operativa della Caritas, si regge esclusivamente sulla solidarietà e sulle offerte. Per anni ha potuto contare sull’invio di nutrite scorte alimentari da parte dell’agenzia europea per gli aiuti alle persone bisognose. A Bruxelles, però, la decisione è già stata presa da mesi: l’agenzia deve chiudere. E tra i metri quadri della struttura di via Po la preoccupazione per il futuro c’è tutta: 220mila euro, tanto il valore del cibo arrivato dall’Europa due anni fa. Tra un mese e mezzo, il totale scende fino a zero.
“Una situazione molto preoccupante, il cibo veniva preso dalle quantità di invenduto di tanti produttori, ma era di qualità. Trovarci all’improvviso senza questa risorsa è un fatto grave, l’augurio è che i gesti di solidarietà aumentino sempre di più”, spiega Anna Luciani a margine della presentazione dell’edizione numero diciassette del Miracolo di Natale, quest’anno “sponsorizzato” anche dalla Caritas, “negli anni è mutata la tipologia di assistiti, non solo sardi ma anche extracomunitari, nomadi, pensionati e persone divorziate. Aiutiamo tutti tra volte alla settimana, senza alcuna distinzione, chiedendo un minimo di documentazione relativa a ogni assistito”, conclude la direttrice della struttura diocesana della Caritas.
E la speranza di fare incetta di quante più buste di alimentari e medicinali con l’edizione di quest’anno del Miracolo di Natale – organizzato dallo showman Gennaro Longobardi – è quanto auspica l’arcivescovo Arrigo Miglio: “Sono iniziative che ci aiutano a cogliere il vero volto della città, in una dimensione concreta di solidarietà e aiuto reciproco. Mi ha già colpito la disponibilità della gente nel donare sia per gli alluvionati sardi sia per i nostri fratelli filippini”, argomenta Miglio, “l’attenzione verso i poveri è caposaldo del bne comune, soprattutto a Natale aumenta la sofferenza e il senso di abbandono di chi non è abbiente”.
Una vera e propria maratona, quella del Miracolo di Natale: possibile donare generi alimentari e medicinali da sabato prossimo in tutti supermercati Gieffe di Cagliari e provincia. C’è tempo per donare dalle nove alle ventuno di venerdì 20, portando le buste direttamente nella scalinata di Bonaria. “Da bambino ho fatto anche io la fila con mio papà, a Natale, per avere aiuti alimentari, in quel di Napoli”, racconta Gennaro Longobardi, “so cosa si prova, il popolo sardo è molto generoso, l’augurio è riempire di doni anche quest’anno tutta la scalinata. Ci stanno dando una grande mano di aiuto anche varie associazioni sociali straniere”.
Paolo Rapeanu