Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dettori, studenti subito in classe

Fonte: L'Unione Sarda
4 dicembre 2013


Sit-in in via Cugia, poi l'assemblea con docenti e genitori. «I lavori sino ad aprile»
 

Sezione C oggi in via Rolando, gli altri domani al Besta
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I primi a tornare in classe saranno simbolicamente gli alunni della sezione C, i più colpiti dalla tragedia sfiorata di venerdì al Dettori. Per loro il rientro avverrà oggi nella succursale di via Rolando. Per gli altri ragazzi che frequentavano nella sede centrale di via Cugia (inagibile dopo il crollo del solaio che ha causato il ferimento di tre persone) la campanella suonerà domani all'istituto Besta, in via Cesare Cabras, a Monserrato. Il trasferimento coinvolgerà 29 classi: 24 andranno al Besta, le restanti 5 in via Rolando.
L'ASSEMBLEA Ieri la decisione è stata comunicata ai genitori nel corso di un'affollata assemblea promossa dalla dirigente Valentina Savona nell'aula magna del Deledda, in via Sulcis. «I genitori dei ragazzi che andranno al Besta», ha spiegato, «potranno continuare ad accompagnare i figli in via Cugia. Troveranno ad attenderli le navette del Ctm pronte a partire per Monserrato». Le corse scatteranno alle 8. «L'orario d'ingresso in classe slitterà di 15 minuti, alle 8,30 anziché alle 8,15, per dare il tempo ai pullman di raggiungere il Besta». Nota stonata: il servizio sarà a carico delle famiglie. «Basterà il biglietto ordinario. Chi possiede l'abbonamento è a posto», ha peraltro assicurato Michele Camoglio, dirigente del settore Edilizia scolastica della Provincia.
I LAVORI Camoglio ha poi illustrato modalità e tempi della messa in sicurezza del caseggiato di via Cugia. «Puntiamo a ultimare studio, progetto e appalto entro dicembre per fare in modo che i lavori partano a gennaio. Se non ci saranno intoppi, si finirà entro aprile, poi bisognerà decidere se far concludere l'anno ai ragazzi in via Cugia o riaprire la sede direttamente a settembre». Dopo il caso del 2008 a Torino (un liceale perse la vita in seguito al crollo di un controsoffitto), il Ministero ordinò controlli a tappeto. «Anche il Dettori fu ispezionato», ha rivelato ieri Camoglio, «ma non fu riscontrato alcun pericolo, solo qualche problemino nella facciata. Anche i vigili del fuoco intervenuti venerdì hanno confermato che a occhio nudo sembrava tutto a posto».
LE CAUSE DEL CROLLO Per ristrutturare l'edificio saranno spesi 500 mila euro. «Butteremo giù i solai, ripuliremo i ferri. Sono stati questi ultimi, forse, a determinare il cedimento. Si sospetta che si siano dilatati per il calore del riscaldamento, determinando il distacco del solaio». Valentina Savona, la cui reggenza al Dettori si concluderà a febbraio, si augura che gli studenti dell'ultimo anno riescano a sostenere l'esame in via Cugia. Un auspicio condiviso dai ragazzi. «Dopo cinque anni sarebbe doloroso non poter concludere in via Cugia», dice Ludovica Franchi, studentessa di quinta (l'ex terza liceo). Preoccupata anche Maria Vasapollo. «Ci tengo troppo a diplomarmi al Dettori, spero di rientrare in tempo per l'esame».
DA DOMANI AL BESTA Le opzioni erano tante. A scegliere il Besta sono stati il Collegio dei docenti e il Consiglio d'istituto. La volontà degli studenti si è rivelata decisiva. «Vogliamo restare uniti», hanno detto, «meglio quasi tutti al Besta che suddivisi tra Leonardo, Euclide e Besta». Tuttavia diversi genitori hanno manifestato perplessità di fronte alla scelta di Monserrato. Luigi Mascia, ex dettorino, due figli in via Cugia, se l'è presa col sindaco. «Sarebbe dovuto essere qui, perché non è venuto? Vogliamo sapere se l'ipotesi Riva è percorribile». Serafica la risposta della dirigente Savona. «Abbiamo chiesto al Comune di valutare la disponibilità di strutture idonee. Non abbiamo avuto risposta ma la mail l'abbiamo inviata oggi per cui diamo al sindaco almeno 48 ore. La priorità era riprendere l'attività didattica. La soluzione Besta è la migliore». Ma non tutti sono d'accordo.
LE POLEMICHE Una mamma si è alzata in piedi e ha esternato i suoi dubbi sul trasferimento, lasciando intendere che al Besta l'integrazione dei dettorini non sarà facile. Ma sono stati gli stessi studenti ad alzare un muro davanti alle parole della signora. «Non siamo un branco di borghesi che arrivano a Monserrato con la puzza sotto il naso», hanno replicato i rappresentati d'istituto. «I ragazzi del Besta sono nostri amici. Ci hanno inviato messaggi di benvenuto, hanno assicurato che saremo accolti nel migliore dei modi. Si sono detti dispiaciuti per la cattiva reputazione della loro scuola. Siamo certi che faranno di tutto per farci sentire a casa».
«IL MONCLER ROVINATO» Una mamma di un alunno di prima C ha invece chiesto, spiazzando un po' tutti, il rimborso del giubbino del figlio, rovinato dalla pioggia di detriti che venerdì ha ferito tre persone e imposto la chiusura dello storico liceo dopo ben 58 anni.
Paolo Loche