Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anche i turisti nella casa di riposo

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2013


La struttura di Terramaini potrebbe diventare un piccolo hotel. Cugusi: proposta surreale
 

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È vuoto da tempo e i lavori di manutenzione sono ormai finiti: il terzo piano della casa di riposo di Terramaini potrebbe diventare un piccolo albergo con vista sul parco, che avrebbe come vicini di casa gli anziani ospiti della struttura comunale. La proposta è in un report consegnato ieri alla commissione Politiche sociali, è degli uffici municipali e prevede di dare ospitalità a due persone per camera «per periodi medio/brevi, con un servizio esclusivamente di tipo alberghiero, con totale autonomia nella gestione tranne che nella preparazione dei pasti». Insomma, un vero e proprio hotel in cui «potrebbe essere prevista, su prenotazione, la preparazione di pasti supplementari da parte del servizio mensa che provvede agli ospiti anziani della casa». La clientela? «Tutti coloro che, per motivi diversi, si trovano a dover soggiornare a Cagliari». Sia i parenti delle «persone ricoverate in ospedale» o anziani «che vogliono trascorrere un periodo lontano dalla loro abituale dimora». Infine, chi «vuole trascorrere un periodo di vacanza con una sistemazione economica».
Proposte che sollevano già polemiche: «È una proposta surreale», dice il consigliere comunale Claudio Cugusi (Misto). Il problema principale rimane sempre il costo della struttura, diventata negli anni un pozzo senza fondo: «È stupefacente come si possano perdere due milioni di euro ogni anno dalla Casa di riposo, ovvero prenderli dalle tasche dei cagliaritani, senza che l'assessore Orrù avverta la necessità di prospettare una via d'uscita».
Per Cugusi la gestione «della casa di Terramaini ha bisogno di essere esternalizzata con una gara pubblica e affidata a chi propone al Comune le migliori condizioni per la collettività. Il resto è, francamente, una penosa perdita di tempo».
Per sfruttare tutta la struttura però serviranno altri interventi. Perché, come dice la relazione degli uffici comunali, «un locale è stato parzialmente e provvisoriamente affidato all'associazione Alzheimer Cagliari per la sua attività di consulenza» e il magazzino «risulta tuttora occupato da arredi e materiali di varia natura, trasferiti da altri servizi esterni». Ma il locale «sarà, quanto prima, reso agibile con la collaborazione del servizio Economato».
Il presidente della commissione Politiche sociali Fabrizio Rodin spiega: «Stiamo avviando un percorso che offrirà una puntuale risposta alle necessità di una delle fasce più deboli della nostra società». Ieri i dati sulla casa di riposo sono stati esaminati insieme all'assessore Susanna Orrù e secondo Rodin «è necessario avviare celermente il riordino delle attività della struttura. Le riunioni, con Lega Coop e Confcooperative, in programma la settimana prossima, serviranno ad esaminare le criticità del documento sottolineate da alcuni operatori».
C'è ancora da lavorare, dunque. Soprattutto sulla proporzione tra costi e ricavi: nel 2012 il Comune ha dovuto stanziare 3,4 milioni per mandare avanti la struttura, mentre ha incassato (da rette e altri contributi) 982 mila euro. Il primo semestre 2013 è andato leggermente meglio: la casa di riposo è costata poco più di un milione di euro, ma ne ha incassato 420 mila. (m.r.)
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