Rassegna Stampa

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A Cagliari la mostra "Senzatomica"

Fonte: web SardegnaOggi.it
2 dicembre 2013

Arriva a Cagliari la mostra “Senzatomica”, promossa dall'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. La mostra si inserisce in un programma di sensibilizzazione per il disarmo nucleare e sarà aperta al pubblico dal 2 al 22 dicembre nel padiglione H della fiera di Cagliari.

CAGLIARI -  “Una mostra creata dalla gente comune per la gente comune”. Così l'ha definita Sonia Ghironi, una delle giovani che accompagneranno i visitatori lungo le quattro sezioni della mostra nella quale saranno esposti documenti video e pannelli informativi. I visitatori potranno percorrere l'itinerario tra testimonianze di sopravvissuti, video inediti, documenti storici e immagini simbolo del disastro nucleare che segnò la storia di Hiroshima e Nagasaki, oltre che di tutta l'umanità, alla fine della seconda guerra mondiale.

Dal 2 al 22 dicembre si terranno altre iniziative tra le quali la conferenza dal titolo “Disarmo nucleare. Aggiornamenti e prospettive”, in programma sabato 7 dicembre alle 11 nella facoltà di Ingegneria di Cagliari. Le iniziative previste si inseriscono tra gli avvenimenti del decennio per il disarmo nucleare previsto dall'Onu.

L'obbiettivo degli organizzatori è quello di sensibilizzare le persone, “mettendo in evidenza l'impatto delle armi nucleari e individuandole come male assoluto”, ha affermato Marcello Farigu. Durante le visite gli altoparlanti riprodurranno il rumore che si sente a 80 chilometri da un'esplosione atomica, in modo da rendere ancora più coinvolgente la visita e facilitare la comprensione degli effetti devastanti che seguono l'utilizzo di una bomba nucleare.

La mostra sarà il modo per suscitare l'interesse e la sensibilità non solo a favore del disarmo ma anche della pace e di un “soddisfacimento dei bisogni umani che non arrivi attraverso la soggiogazione degli altri -come spiega Marco Loi, uno dei 200 ciceroni che faranno da guide – Il possesso di armi nucleari viene spesso giustificato come una necessità per rendere sicuro uno Stato dalle difese esterne, ma gli stati sarebbero più sicuri se nessuno possedesse armi nucleari”.

L'Italia, nonostante non possieda armi nucleari, ospita circa 80 testate di proprietà della Nato, bombe che potrebbero essere utilizzate anche perchè, come ricorda Sonia Ghironi "non esiste oggi una convenzione che preveda sanzioni per chi utilizza bombe atomiche. anche per questo il nostro obbiettivo è quello di arrivare nel 2015 ad un accordo tra gli stati che bandisca l'utilizzo di queste armi”.

Foto: wikipedia