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Marina Cafè Noir invade la città, il festival a Buoncammino e Mulinu Becciu

Fonte: web SardegnaOggi.it
2 dicembre 2013

Dal 10 al 15 dicembre a Cagliari l’undicesima edizione di Marina Cafè Noir: non solo quartieri storici, il festival farà tappa anche a Mulinu Becciu e al carcere di Buoncammino. Regione e Comune stringono le cinghie dei fondi, la rassegna culturale opererà con un budget dimezzato. L’associazione Chourmo avverte: “Serve una programmazione triennale, il festival è ormai diventato un simbolo di Cagliari”.

CAGLIARI -  Dal caldo estivo al freddo prenatalizio: delibere per erogare fondi arrivate in ritardo e bisogno di certezza, l’edizione numero undici del Marina Cafè Noir cambia stagione e passa da quattro a sei giorni di eventi. “Il vento contro”, questo il titolo pensato dagli organizzatori per il festival di letterature applicate, nonostante la crisi si espande in altri quartieri cagliaritani e riesce a portare, quasi a costo zero, nomi noti della cultura nazionale in città.

L’anteprima martedì 10 dicembre alla casa circondariale di Buoncammino con un reading di Dario Cosseddu. Cinquanta gli appuntamenti in calendario e ottanta gli artisti coinvolti. Tra i temi terranno banco il lavoro senza tutele, i diritti umani e le contro-culture. Presenti anche Erri De Luca, Sandro Bonvissuto, i Sikitikis e Rossella Faa. Al centro comunale Area 3 di via Carpaccio, cuore di Mulinu Becciu, previsti laboratori per gli scolari del quartiere e sotto i portici di via Roma un concerto di Kid Millions, leader della band newyorchese Oneida.

Un piatto molto ricco, insomma, ma l’incertezza per il futuro della rassegna c’è tutta. “La Regione ci garantisce 42mila euro, quindicimila arrivano dal Comune e diecimila dal Banco di Sardegna. A conti fatti è la metà del budget col quale avevamo operato fino a tre anni fa. Chiediamo alle istituzioni una programmazione almeno triennale, per avere soprattutto la garanzia dei contributi. L’anno scorso eravamo scettici, il vento sembrava andare in direzione opposta, con quest’anno si apre un nuovo decennio. Abbiamo capito che questo vento contrario potevamo essere noi”spiega Giacomo Casti, dell’associazione Chourmo “ci apriamo anche ad altre zone della città, proprio perché bisogna pensare globale ma agire localmente, grazie anche al supporto di molte associazioni”.

Donatella Mendolia, nello staff del team di Chourmo, ricorda che “una raccolta partita dal basso, cioè dai cittadini, ci ha permesso di avere già quattromila euro. Accettiamo offerte anche durante il festival. Certo, i fondi delle istituzioni sono pochi, ma la macchina comunale sembra non funzionare bene, visto che la delibera per i fondi è stata timbrata solo molti mesi dopo la nostra richiesta di contributo”. Non lesina informazioni sulle iniziative coi detenuti Carlo Birocchi: “Oggi andiamo da loro cinque volte alla settimana, costruiamo qualcosa ogni giorno fin dal 2008, a differenza di altre realtà che fanno eventi in carcere ma poi scompaiono”, afferma, “il festival è cresciuto, così come il quartiere Marina, cerchiamo in tutti i modi di andare avanti, tutti gli artisti saranno presenti a costo zero”.

Non c’è solo Mulinu Becciu: tra martedì 10 e domenica 15 dicembre coinvolti anche i rioni di Castello, Villanova e Stampace. Il 12 alle diciotto al’hotel Regina Margherita “Controvoci” con Erri De Luca, il giorno dopo alla stessa ora nelle scalette Santa Chiara a Stampace “Disegnare rivoluzioni – La nuova Tunisi”, in collaborazione con l’Università. Sabato quattordici a Castello, tra i tanti eventi tre, dalle diciannove in poi e legati alla cultura e la musica, tra il Ghetto, la Torre dell’Elefante e piazza Mundula. Festa finale domenica 15 dicembre in Terrapieno con il concerto dei Sikitikis. Marina Cafè Noir dedica l’edizione numero undici a tre grandi della cultura isolana: Peppino Fiori, Aquilino Canna e Costantino Nivola. In calendario anche mostre su Robert Capa al caffè Savoia, “Vivere Nivola” sotto i portici del consiglio regionale e “Occhio al fuoco” di Alessandro Cani, mostra itinerante nei luoghi del festival.

Foto Alessandro Cani (2012) per Mcn