Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I francesi: «Je t'aime Cagliari»

Fonte: L'Unione Sarda
2 dicembre 2013


Bilancio di Visit south Sardinia, l'iniziativa che unisce i comuni meridionali dell'Isola
 

I turisti d'oltralpe i più numerosi in città, seguono i tedeschi
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La costa sud batte la crisi: arrivi in crescita del 13% e boom di stranieri (+36% rispetto al 2012). Sono 185 mila i turisti (110 mila provenienti dalla penisola e 75 mila dall'estero) che hanno scelto i centri balneari sparsi tra Costa Rei e Domus de Maria, passando prima per Cagliari. Francesi soprattutto, grazie al potenziamento dei voli da Parigi, ma anche tedeschi, spagnoli e inglesi. E russi. Quelli aggiornati a fine novembre 2013 sono numeri incoraggianti che confermano l'appeal della Sardegna meridionale e dimostrano l'importanza di fare rete. Non solo tra comuni ma anche tra strutture ricettive e associazioni di promozione turistica. Unire le forze è indispensabile perché le bellezze naturali non bastano più, da sole, a garantire un flusso costante. Il turista è esigente, vuole sempre di più. Ambiente sì, ma anche servizi, cultura e identità. Sono gli ingredienti della ricetta per incrementare il numero di sbarchi in tempi di recessione globale.
COMUNI DEL SUD UNITI Gli amministratori hanno recepito il messaggio. A febbraio i comuni di Cagliari, Villasimius, Muravera, Pula e Domus de Maria hanno dato vita, con l'Università e le strutture ricettive (30 mila posti letto complessivi), a un ambizioso progetto: Visit South Sardinia. L'obiettivo? «Offrire e valorizzare», spiega Martino Di Martino, presidente del consorzio Costa Sud, «un prodotto composito e nello stesso tempo unitario». Duecento chilometri capaci di regalare paesaggi incontaminati, tradizioni culturali, enogastronomia e un ricco patrimonio storico e archeologico.
«INSIEME CI VINCE» Oggi la parola d'ordine è collaborazione. Insieme si vince e a dimostrarlo non ci sono solo i numeri ma anche gli indicatori internazionali. Il progetto Visit, insieme ad altre 9 destinazioni, è stato sottoposto a un protocollo di monitoraggio secondo i più moderni standard ottenendo un'ottima valutazione e dimostrando un forte orientamento, una vocazione, al turismo sostenibile. Che sia la strada giusta lo ha sancito anche l'agenzia internazionale Global sustainable tourism council, legata all'Organizzazione mondiale del turismo dell'Onu. Incoraggiate dai risultati, le amministrazioni non vogliono certo fermarsi. Al contrario, intendono proseguire nella strada della sostenibilità, con la convinzione che solo così il turismo potrà difendersi dalla crisi. Sabato i rappresentanti dei comuni e dei consorzi si sono incontrati al Search, sotto il Palazzo Civico di via Roma.
AUMENTANO I TURISTI «I risultati sono straordinari, soprattutto in termini di incremento della presenza straniera», ha commentato l'assessore alle Attività produttive Barbara Argiolas. Soddisfatto anche il sindaco di Pula, Walter Cabasino che segnala un incremento del 16% «nonostante l'indisponibilità di due strutture, l'Hotel Sant'Efis e il Camping Flumendosa, che l'estate scorsa sono rimaste chiuse». «La strada è giusta», ha sottolineato Marco Fanni, sindaco di Muravera, «ma le difficoltà nei collegamenti tra capoluogo e i centri costieri vanno superate. Urge, inoltre, un osservatorio sul turismo. Per migliorare dobbiamo sapere chi viene e perché, dove alloggia, quanto spende, cosa apprezza e cosa no».
Paolo Loche