Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Violenza sulle donne, ora basta un clic per lanciare l'allarme

Fonte: L'Unione Sarda
29 novembre 2013

L'IDEA. Presentato “Sos Angels”

 


Gli schiaffi, gli spintoni, i lividi, le urla: qualche volta rimane tutto soffocato in una strada buia e isolata, nascosto. Altre volte, invece, accade in modo troppo veloce per riuscire a dare l'allarme.
Il risultato è un'aggressione, o una violenza sessuale o, nei casi peggiori, si può anche arrivare all'omicidio. Ora, però, c'è “un'app” che, con un solo click, può fare da argine alla violenza sulle donne, un problema che nell'ultimo periodo sta diventando purtroppo sempre di più all'ordine del giorno. Grazie alla tecnologia sviluppata da Sandro Laconi, ingegnere cagliaritano, nasce “Sos Angels”, l'applicazione per smartphone che appena in un secondo permette alle vittime di mandare una richiesta di aiuto a un familiare, a un amico, ai carabinieri e, per la prima volta al mondo, alle persone sconosciute che si trovano in un raggio d'azione di pochi metri dall'aggressione, indicando il luogo preciso grazie a un sistema di geolocalizzazione.
«Solitamente, per richiedere soccorso con il cellulare occorrono 15 secondi, un tempo che non sempre si ha a disposizione e, comunque, troppo lungo per consentire l'arrivo tempestivo dei soccorritori », spiega l'ingegnere.
Patrocinata dal Comune, con la Banca di Sassari, l'applicazione è stata presentata ieri nell'ambito della giornata contro la violenza sulle donne, “Con le donne, contro la violenza. Da Eleonora all'app”, e, non appena sarà disponibile, verrà sperimentata per un anno dal Comune che la “cederà” ad alcune categorie di persone ritenute più a rischio.
Dopo questa fase, più avanti quindi, sarà disponibile per tutti coloro che la vorranno.
Ciò che rende “Sos Angels” unica al mondo sono i soggetti che vengono messi in allarme: non solo familiari e forze dell'ordine, evidentemente, ma soprattutto quelle persone che, per caso, si trovano vicino al luogo dell'aggressione. Uomini e donne che potranno essere avvertiti immediatamente dell'emergenza. «Sono queste, infatti, le persone che possono intervenire tempestivamente e prestare soccorso a una donna in pericolo», aggiunge Laconi. Basta un secondo per dare l'allarme, e in nessun modo la richiesta di aiuto potrà essere annullata.
La giornata di ieri, che si è conclusa al Lazzaretto con i monologhi di Franca Rame, “Lo stupro” e “Sesso, grazie tanto per gradire”, rappresenta solo un momento del percorso politico e culturale intrapreso dal Comune contro la violenza sulle donne. «Oggi si pensa che il femminicidio riguardi solo una parte della società», ha detto Paola Piras, vicesindaco e assessore agli Affari generali del Comune di Cagliari, «in realtà coinvolge tutti».
Un concetto ribadito da Rossella Urru, la giovane cooperante di Samugheo, sequestrata per nove mesi in Algeria. «Sette donne su dieci hanno subito almeno un episodio di violenza - ha affermato - da questo deriva la necessità di un impegno che coinvolga tutta la società».
Mauro Madeddu