Importanti modifiche al regolamento per i contributi alle associazioni cagliaritane
Autore: Federica Lai il 27/11/2013 18:37
Novità per il regolamento sull'erogazione dei contributi per attività culturali e di spettacolo. La possibilità di richiedere un solo contributo, l’alleggerimento delle procedure burocratiche, e l’individuazione di un tetto minimo per i contributi, sono alcune delle modifiche votate oggi dalla commissione Cultura. La prossima tappa sarà la discussione in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Le principali modifiche. La possibilità per la Giunta di individuare sottocategorie rispetto alle macro categorie indicate nel Regolamento: Musica, teatro, danza e arti performative Arti visive, audiovisive, grafiche, artigianato artistico, Attività letterarie e laboratori ali, Attività culturali diverse. E l’eventuale distinzione tra manifestazioni temporanee e attività che si svolgono nel corso di un intero anno. Ma anche la possibilità per ogni soggetto interessato di richiedere un solo contributo, di evitare complesse procedure burocratiche per iniziative di modesta entità economica, ovvero che comportino un contributo massimo di 2000 euro. Poi la composizione della commissione giudicatrice, composta dal Dirigente del Servizio Cultura, o da un suo delegato, da un funzionario del Comune di Cagliari competente in politiche culturali e da un membro esperto esterno all’Amministrazione Comunale per ciascuno degli specifici settori culturali individuati dalla Giunta Comunale, che dovrà supportare i membri interni all’Amministrazione comunale nell'esame dei progetti relativi al settore di specifica esperienza e il cui giudizio avrà preminenza in caso di dissenso con i membri interni all'Amministrazione relativamente alla valutazione della qualità dei progetti proposti. Prevista anche l'imposizione di 30 giorni per l'istruttoria dei progetti da parte della commissione giudicatrice, l'individuazione di un tetto minimo per i contributi, che non potranno essere inferiori al 20% del contributo richiesto o del finanziamento massimo erogabile.
E la possibilità di rimodulare i progetti sino al 40%, salva l’attuazione dei progetti come valutati dalla Commissione di valutazione. Il Regolamento proposto recepisce, infine, la norma transitoria licenziata nelle scorse settimane dalla Commissione Cultura, prevedendo che: le somme residue per quest'anno vengano ripartite tra i progetti che hanno ottenuto il punteggio minimo di 60 previsto dal regolamento ma non hanno raggiunto il 20% del finanziamento richiesto o del finanziamento massimo erogabile. Questa norma eviterà l'erogazione di cifre molto basse che non avrebbero consentito ai proponenti di svolgere l'attività proposta e alle quali avrebbero quasi sicuramente rinunciato. Limitatamente alla contribuzione di quest'anno e in ragione del fatto che molti soggetti hanno realizzato le proprie attività senza conoscere il contributo di cui avrebbero potuto disporre, sia consentita una rimodulazione economica dei progetti nella misura del 50% anziché del 25% previsto dal regolamento, salva l'attuazione dei progetti come valutati dalla Commissione, mantenendo, quindi, inalterata la qualità delle iniziative proposte. Nel caso in cui alcuni soggetti dovessero rinunciare al contributo ottenuto o dovessero rendersi disponibili ulteriori fondi, tali somme vengano ridistribuite secondo il calcolo previsto dal regolamento tra i soggetti risultati idonei. Diversamente i fondi assegnati al bilancio della Cultura verrebbero reinseriti nel calderone generale del bilancio senza avere la certezza di riavere quelle somme il prossimo anno.