Durissimo il docente Massimo Deiana, che aveva vinto il ricorso: «Senza parole, andrò in Procura»
Il ministro Lupi lo ha rimesso alla guida dell'Autorità Portuale
In pratica, succede a se stesso. Piergiorgio Massidda è stato nominato commissario straordinario dell'Autoritá portuale, e già scoppiano le polemiche. Massimo Deiana, il docente universitario che aveva fatto ricorso contro la nomina dell'ex senatore a presidente dell'Authority, ha fatto sapere che si recherà alla Procura della Repubblica per informare le autorità giudiziarie. La nomina, firmata dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, è arrivata ieri nel tardo pomeriggio. Massidda, presidente da due anni, era stato estromesso dalla guida dello scalo da una sentenza del Consiglio di Stato lo scorso settembre.
LA REAZIONE Il neo commissario è soddisfatto: «Ma non la vedo come una vittoria, più come un riconoscimento del lavoro che ho fatto, e mi piace anche vederlo come il risultato del grande affetto che ho ricevuto sia dal mondo portuale che dai cittadini che incontro ogni giorno». Massidda rimarrà commissario fino a quando non verrà nominato un nuovo presidente, dopo che sarà concluso l'iter che coinvolge Comuni dello scalo, Provincia di Cagliari, Regione, Camera di commercio e ministero dei Trasporti.
IL DOCENTE «Rimango senza parole, in questo Paese non c'è più alcun limite alla protervia del potere». Massimo Deiana, docente di Diritto della Navigazione, non nasconde il suo disappunto: «In questo modo - dice - un ministro della Repubblica, colpevolmente, ha deciso di eludere le precise indicazioni di una sentenza pienamente esecutiva. Un soggetto considerato inadeguato a fare il presidente viene miracolosamente rivalutato da un decreto di un ministro compiacente e connivente. Che vergogna!» E conclude: «L'elusione dell'esecutività delle sentenze integra una fattispecie penalmente rilevante, della quale mi vedo costretto ad informare le competenti autorità giudiziarie».
LA VICENDA Nel decreto, fanno sapere dall'entourage di Massidda, il ministro Lupi cita il parere favorevole del governatore Cappellacci e le richieste degli operatori portuali di permettere a Massidda di proseguire la sua azione nello scalo marittimo. Il neo commissario era stato nominato nel 2011. Ma subito c'era stato il ricorso di Deiana, uno dei candidati alla poltrona numero uno del porto: secondo lui il parlamentare non aveva i requisiti richiesti dalla legge. Una prima sentenza del Tar aveva bocciato il ricorso, poi il Consiglio di Stato aveva deciso che Massidda, non disponendo dei requisiti, non poteva più essere il presidente. Era il 26 settembre.
I COMMENTI Romina Mura, deputata del Pd, è critica: «Far rientrare dalla finestra chi è stato fatto uscire dalla porta, è segno di disprezzo delle decisioni dei giudici e delle leggi. Non abbiamo mai contestato il lavoro fatto in questi anni da Massidda, ma le leggi si cambiano o si applicano, non si ignorano come sta facendo il ministro Lupi». Felice invece Edoardo Tocco, consigliere regionale e comunale del Pdl: «Esprimo soddisfazione più che per l'amico per la città e per la Sardegna. Ora la fase di rinnovamento e di proiezione internazionale della città può finalmente proseguire».
Piercarlo Cicero
Così il Consiglio di Stato
«Gli mancano
le competenze
necessarie»
Davanti al Tar Sardegna aveva vinto, ma lo scorso 26 settembre il Consiglio di Stato aveva ribaltato la decisione dichiarando illegittima la sua nomina per carenza di competenze. Secondo i giudici amministrativi di secondo grado Piergiorgio Massidda - che si era dimesso dalla carica di senatore proprio dopo la nomina a presidente dell'Authority - non aveva infatti i requisiti necessari per far parte delle terne di candidati (alcuni enti pubblici, dalla Provincia alla Camera di commercio, scelgono tre nomi da proporre al ministro che poi decide) in quanto privo della «comprovata competenza nel settore dei trasporti e dell'economia marittima».
Dunque, a sentire i giudici amministrativi, il Tar della Sardegna aveva affermato «irragionevolmente» che «l'esperienza di medico fisiatra, parlamentare e di consigliere provinciale» di Piergiorgio Massidda, «fosse di per sé idonea» a garantire le competenze necessarie per quell'incarico. Inoltre nelle motivazioni si parla apertamente di «illegittimità degli atti di designazione impugnati per carenza dei requisiti minimi professionali e della conseguente scelta del Ministero» e si rileva anche la «mancanza di un qualsiasi titolo di studio comunque implicante il possesso di competenze anche genericamente raccordabili con la materia».
In favore dell'ex senatore del Pdl si era schierato apertamente il sindacato del settore trasporti Confsal-Fast. «Pur rispettando la sentenza - aveva dichiarato il segretario regionale, Augusto Tocco - riteniamo tale decisione negativa per l'economia della Sardegna. Tra le poche realtà economiche in crescita c'è l'area portuale di Cagliari, e ciò è dovuto principalmente alla gestione del presidente Massidda». Da qui la richiesta al ministro Lupi di nominare l'ex senatore commissario. Richiesta accolta ieri.