Rassegna Stampa

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Lirico, i sindacati contro il commissariamento del teatro

Fonte: web SardegnaOggi.it
26 novembre 2013

I sindacati dicono 'no' al commissariamento del Teatro Lirico di Cagliari. Nuovo attacco al sindaco Zedda dopo la sentenza del Tar che ha dichiarato nulla la nomina del sovrintendente Crivellenti: "Linea politica non dettata dal perseguimento del bene comune bensì da un sentimento di rivalsa personale nei confronti dei lavoratori".

CAGLIARI- I sindacati contro le voci di un possibile commissariamento del teatro Lirico dopo la nullità della nomina del sovrintendente dichiarata dal Tar Sardegna. In una nota firmata Andrea Saccarola a nome di Uilcom-Uil, Fials-Cisal, Libersind-Confsal sono contenuti nuovi attacchi alla gestione del presidente della Fondazione, Massimo Zedda: "Nonostante il tempo trascorso e a dispetto della situazione di grave stallo nella quale versa il teatro, il presidente Massimo Zedda ad oggi non ha ancora trovato il tempo di riunire il Cda della Fondazione".

Secondo i sindacati "da tempo ormai è nota l’avversione del sindaco per il Lirico ma chiederne l’amministrazione controllata, perché la gestione della nomina della sovrintendente da egli stesso praticamente imposta è stata ritenuta illegittima dal Tar, è inaccettabile".

"Ad oggi 25 novembre - scrivono - tutto è rimasto colpevolmente immobile così come la gestione del teatro: l’equipe voluta da Zedda a gestire il teatro, pur lautamente retribuita (a differenza dei dipendenti) non ha ancora reso pubblico uno straccio di  programmazione per l’anno 2014 mettendo così a rischio il finanziamento statale per il prossimo anno, ritardando la campagna abbonamenti, non ha minimamente pianificato l’attività sul territorio per la stagione ventura evitando di risolvere in tal modo una problematica vitale per il teatro da tempo evidenziata dalle scriventi".

I rappresentanti dei lavoratori si chiedono perchè "se le finanze del Lirico  sono in ordine, se la Regione Sardegna ha assicurato il finanziamento, se per il terzo anno consecutivo il bilancio chiuderà in pareggio, rendendo il nostro un ente “virtuoso”,  perché chiederne il commissariamento? L’impressione è che la linea politica di Zedda  non sia dettata dal perseguimento del bene comune (in questo caso del teatro)bensì da un sentimento di rivalsa personale nei confronti dei lavoratori".