LUNEDÌ, 15 DICEMBRE 2008
Pagina 23 - Cultura e Spettacoli
Dalle 10 alle 22 di sabato il Lirico di Cagliari ha offerto musica, teatro e danza in difesa del Fus
Grande festa a ingresso gratuito organizzata dai lavoratori
GABRIELE BALLOI
CAGLIARI. Dalle 10 del mattino fino alle 22, ben dodici ore di musica, teatro, danza ed allestimenti contro i tagli al Fus (il Fondo unico per lo spettacolo). Questa era la manifestazione intitolata «Tutti a teatro tranne i tagli», completamente ideata, organizzata e prodotta dai lavoratori del Lirico, che sabato hanno messo in piedi una sorta di grande festa, ad ingresso gratuito, per sensibilizzare il pubblico sull’importanza e la bellezza dell’arte, sul lavoro, l’impegno e le composite realtà che vi si trovano dietro.
«Abbiamo scelto di aprirci alla città - ha spiegato Maurizio Pietrantonio, sovrintendente del Lirico - per evidenziare come, davanti alle problematiche aperte dai tagli, la nostra scelta sia quella di portar avanti la programmazione, adattandola alle nuove disponibilità ma confermando, pur nei nuovi vincoli di bilancio, qualità e quantità delle produzioni, livelli occupazionali e retributivi».
Così, per un’intera giornata, chiunque ha potuto passeggiare tranquillamente per i vari ambienti del teatro, visitare i diversi piani della struttura, spostandosi da uno spettacolo all’altro e assistendo, ad libitum, ad ognuna delle numerose performance. Il tutto dislocato fra platea, prima o seconda loggia, e rispettivi foyer, in un costante ed incuriosito andirivieni degli spettatori. Un vasto programma che esordiva con l’opportunità di assistere alla prova d’assieme dell’«Evgenij Onegin» di Ciajkovskij, l’opera che chiuderà fra poco la Stagione lirica e di balletto 2008.
E poi alcuni «spunti coreografici» per 8 ballerini «Sul bel Danubio blu». Una nutrita serie di esecuzioni: Viviana Marongiu, Andrea Saccarola (oboi) e Francesca Viero (corno inglese) nelle «8 Variazioni in do maggiore» di Beethoven sul tema «Là ci darem la mano» dal «Don Giovanni» di Mozart; il recital «A spasso per Broadway» con il mezzosoprano Juliana Carone ed il pianista Andrea Mudu, che più tardi ha accompagnato il Coro del Lirico, diretto da Fulvio Fogliazza, in celebri pagine da Nabucco a Cavalleria rusticana; «Pierino e il lupo» di Prokofiev con l’Orchestra dell’Istituzione diretta da Cristiano Del Monte e la partecipazione, come voce recitante, di Massimiliano Medda. Accattivante l’esibizione del Karalis Bass Quartet, costituito esclusivamente da violoncellisti: Robert Witt, Vladimiro Atzeni, Gianluca Pischedda e Pietro Nappi. Una formazione di sicuro effetto, che ha eseguito «Doppel fugue» di Albrechtsberger, «Rhapsody-Tango» di Strok-Drabkine, «Blue rondo a la Turk» di Brubeck ed il brano anonimo «La Shaba Haba with hassidic Waltz».
Buona interpretazione anche quella dell’Ensemble da camera del Teatro Lirico, con la «Cantata BWV 211, Schweigt stille, plaudert nicht (Kaffeekantate)» di J.S.Bach. A tutto ciò si sono aggiunte attività più o meno collaterali: dimostrazioni su trucco di scena, costumi, lavorazione di calzature d’epoca, maschere, attrezzature. E per restare in tema, due ore di bar/mensa intitolato «Tutti a Tavola Tranne i Tagli».