In una giornata come questa è importante evidenziare il ruolo di prevenzione che possono svolgere i corsi di difesa personale.[Cristina Onnis]
Redazionelunedì 25 novembre 2013 10:03
Commenta
di Cristina Onnis
"A 16 anni venni stuprata da uno sconosciuto: così capii che la violenza riguarda tutte le donne in quanto tali" raccontava nel 2007 Marisela Ortiz Rivera, la fondatrice dell'associazione messicana Nuestras Hijas de Regresso a casa. Parafrasando ciò che scrive Michela Murgia in Ave Mary "Contano i modelli sociali patriarcali, la formazione maschile, imbevuta di proiezioni dominanti e possessive"
Nella giornata celebrativa della lotta contro la violenza alle donne istituita dall'ONU nel 1999, è importante evidenziare il ruolo di prevenzione, che possono svolgere i corsi di difesa personale. Molte sono le donne interessate, ma poche quelle che li fanno per scarsa informazione, costi e sottovalutazione del problema. Nell'isola il fenomeno può apparire limitato, tuttavia ci sono donne: come Simona scampata all'aggressione di uno sconosciuto una mattina per strada in pieno centro, grazie all'intervento di alcuni passanti. Oggi -dice- mi sposto da sola unicamente in auto, perché mi sento più sicura; invece Antonella è riuscita ad allontanare l'aggressore da casa propria grazie alla prontezza d'animo. Amnesty International rivela che negli ultimi 10 anni in Italia il numero di omicidi da uomo su uomo è diminuito, mentre è aumentato il numero di donne uccise per mano di un uomo: oltre 100 ogni anno. I corsi di difesa personale sono di aiuto poiché lavorano innanzitutto sull'aspetto psicologico, insegnando alla consapevolezza del proprio corpo, a sentirsi sicure, a reagire. Gli istruttori sono concordi all'unanimità nell'affermare che l'aggressore rimane sorpreso dalla reazione, inducendolo spesso alla fuga.
Francesco Pandolfi maestro di Wing Chun "Pugno dell'eterna primavera" da oltre venti anni si occupa di organizzare eventi sulla difesa personale -spiega- il Wing Chun è un'arte marziale creata da una monaca cinese nel XVII secolo per difendersi. Le sue tecniche possono essere applicate con successo a prescindere dalle caratteristiche fisiche. Pandolfi tiene dei corsi a Cagliari presso il Bingo Palace e a Quartu Sant'Elena presso la palestra University. I suoi anni di esperienza gli ha recentemente raccolti in un libro Uscire dalla violenza si può, manuale sui temi della difesa personale e sulla violenza. Quest'anno ha oltretutto fondato a Cagliari l'Associazione L'Occhio Amico. Gruppo di volontari pronti ad intervenire in qualunque emergenza, dall'anziano che deve attraversare la strada al portare cibo ai senzatetto.
D'altro canto, Alessandro De Filippi, istruttore di tecniche di autodifesa della polizia di Stato ha fondato a Cagliari l'Associazione dilettantistica sportiva De Filippi dove svolge le lezioni di difesa personale. De Filippi, da anni, organizza dei pacchetti di 15 ore, per un massimo di 200 donne dai 18 ai 60 anni, gratuiti. Le tecniche che utilizza sono un connubio tra M.G.A. e Krav Maga. L'uno è un sistema di difesa personale formato in sintesi da alcune tecniche fondamentali di combattimento affini a tutte le discipline federali: Aikido, Judo, Ju-Jitsu, Karate, Lotta. Prevede un addestramento finalizzato al raggiungimento in tempi brevi di una buona preparazione rivolta alla tutela dell'incolumità di chi lo pratica; l'altra è una disciplina di combattimento ravvicinato e autodifesa di origine israeliana.
Letizia Strina parla con entusiasmo delle lezioni di Wing Chun e Difesa personale svolto dall'istruttore Pasquale Pinna per la M.S.P. Sardegna in diversi comuni, tra cui Sinnai, Dolianova, Quartucciu, Cagliari. Seguo -dice- da due anni il corso, dove ho imparato, ad esempio, l'importanza di tenere le mani libere, non tenere degli auricolari per strada e che posso usare il mio profumo come mezzo di difesa. I prossimi 7 e 8 dicembre presso la sede del movimento sportivo popolare si svolgeranno delle prove gratuite.