Sindacati: “No al commissariamento del Lirico”
La denuncia di sindacali Uilcom-Uil, Fials-Cisal e Libersind-Confsal: “Chiedere da parte del sindaco perché la gestione della nomina della sovrintendente da egli stesso praticamente imposta è stata ritenuta illegittima dal Tar, è inaccettabile”
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No al commissariamento del Teatro Lirico. La denuncia questa volta arriva dalle sigle sindacali Uilcom-Uil, Fials-Cisal e Libersind-Confsal. "Chiedere da parte del sindaco perché la gestione della nomina della sovrintendente da egli stesso praticamente imposta è stata ritenuta illegittima dal Tar, è inaccettabile", attaccano i rappresentanti dei lavoratori. L'alternativa, dicono, è la convocazione immediata del Consiglio di amministrazione, non il commissariamento.
"Invece nulla - insistono i sindacati - tutto è rimasto colpevolmente immobile: l'equipe voluta da Zedda per gestire il Teatro non ha ancora reso pubblico uno straccio di programmazione per il 2014, mettendo così a rischio il finanziamento statale per il prossimo anno". Riferendosi all'ultima conferenza stampa del presidente della Fondazione e a quanto dichiarato dallo stesso Zedda sul risanamento dei conti da parte di Crivellenti, i sindacati non hanno dubbi: "Ma allora - osservano le tre sigle - se le finanze del Lirico sono in ordine, se la Regione ha assicurato il finanziamento, se per il terzo anno consecutivo il bilancio chiuderà in pareggio, perché chiedere il commissariamento?".