LUNEDÌ, 15 DICEMBRE 2008
Pagina 20 - Nazionale
La differenziata si attesta sul trenta per cento ma il servizio è ancora in grande ritardo
La minoranza: «Se tutto andrà bene finiremo l’anno con una media del 17 per cento»
L’appalto per l’affidamento del servizio sarà bandito entro febbraio del 2009 per nove anni e 200 milioni di euro
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. La città mantiene la posizione e si assesta sul trenta per cento di raccolta differenziata. Dopo tanti ritardi ed essere stato il fanalino di coda per questo tipo di intervento, il Comune del capoluogo «saluta con soddisfazione questi risultati», come precisato dall’assessore municipale Gianni Giagoni (Pianificazione dei servizi): «Ma il merito principale è dovuto alla risposta dei cittadini cagliaritani». I conti, però, ha risposto l’opposizione, «vanno fatti su 12 mesi. Il che significa che, se tutto andrà bene, ci si attesterà, per il 2008, su una media del 17 per cento visto che il programma è partito da giugno e prima si era al 10 per cento di differenziata».
«La scelta della raccolta differenziata - ha spiegato più di una volta il sindaco Emilio Floris - è importante per il rispetto dell’ambiente, ma i costi per realizzarla sono più alti». Il che significa che la tassa-Tarsu dei rifiuti non diminuirà. L’argomento è stato ripreso spesso dall’opposizione che ha lamentato il fatto che «i cagliaritani pagano una media di oltre 230 euro a testa all’anno, tra le più alte d’Italia», come affermato da Ninni Depau (capo gruppo del Pd): «Ora è certamente positivo che qualche cosa si muova sulla differenziata, ma avendo ben presente il drammatico ritardo della città».
Nell’ultima settima di giugno questo tipo di raccolta aveva raggiunto il 21,5 per cento. Poi dal 29 settembre al 5 ottobre si è arrivati a quasi il trenta e ora, anche a novembre e a dicembre, si è mantenuto e si sta mantenendo questo trend. Secondo i dati dell’osservatorio che monitorizza la raccolta emerge che, rispetto allo stesso periodo 2007, nel 2008 si è registrato un decremento dei rifiuti smaltiti in discarica di 8.542,1 tonnellate, con un sensibile risparmio.
Il Comune paga al Tecnocasic (dove porta i rifiuti) 120 euro a tonnellata, mentre per l’umido ne versa 70. Mentre la carta, il vetro e la plastica vengono venduti alle società di conferimento. «Ma nella differenziata - ha spiegato l’assessore Giagoni - è essenziale la partecipazione dei cagliaritani. Per questo vogliamo che siano tutti ben informati».
La campagna di comunicazione di questo settore, però, non piace a tutti. «In molti manifesti - ha spiegato Depau - si legge “La differenziata la fai tu”. Mi sembra una stupidaggine piena di arroganza. La raccolta differenziata, sì, la esegue il cittadino, ma sulla base di indicazioni e di servizi che vengono decisi della Giunta. Un conto, ad esempio, è farla col conferimento esterno: in cassonetti disposti lungo le vie. Altra cosa è farla tramite il porta a porta. Un sistema molto più efficace».
L’amministrazione dovrà affrontare nei prossimi giorni l’allargamento della differenziata nei centri storici. «Inizialmente si era pensato - ha spiegato l’assessore Giagoni - a un intervento porta a porta, ma ora stiamo esaminando i problemi che questo tipo di intervento comporterebbe». Una scelta che sarà oggetto di discussione. «Non dobbiamo dimenticare - ha precisato Depau - che i cassonetti tradizionali per molte persone, e parlo degli anziani, hanno una serie di controindicazioni: sia per gli orari imposti (dopo le sei di sera) senza una motivazione credibile, se non quella risibile dell’impedire che dall’hinterland vengano a buttare i loro rifiuti a Cagliari; e sia perchè per molti anziani le operazioni che si devono fare (tenere schiacciata la leva col piede, per aprire il cassonetto, e contemporaneamente buttare l’immondizia) non sono semplicissime. Ricordiamo che la città ha l’indice di vecchiaia più alto d’Italia».
Intanto procede la preparazione del mega appalto per l’affidamento del servizio rifiuti (di circa duecento milioni di euro per nove anni). Per il momento è stata fatta la pre-informativa ed entro febbraio verrà indetto l’appalto. Una volta assegnato il servizio, l’obiettivo sarà quello di raggiungere, per il «porta a porta, che garantisce un servizio più efficiente», il settanta per cento della popolazione di Cagliari. Se tutto andrà bene, il Comune conta di chiudere (con l’aggiudicazione) entro settembre del 2009. Dopo varie vicende, tra cui il fallimento della strategia della società mista Sam (quattro anni persi), e i ritardi continui nella predisposizione del nuovo appalto, ora - pur lentamente - anche Cagliari ha iniziato la differenziata, anche se va ricordato che l’obiettivo della Regione è di raggiungere il 50 per cento entro il 2009. E da questo obiettivo si è ancora molto lontani.