Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Nomina illegittima»

Fonte: L'Unione Sarda
25 novembre 2013

LA DECISIONE. L'8 novembre il duro verdetto dei giudici amministrativi

 

 Così il Tar annullò l'investitura della manager barese


La sentenza del Tar che ha annullato la nomina a sovrintendente di Marcella Crivellenti, portando il sindaco Massimo Zedda a chiedere il commissariamento del Lirico, era arrivata come una bordata l'8 novembre a tarda sera.
Una volta che si era stabilito di procedere alla selezione pubblica - avevano spiegato i giudici - Zedda non poteva più tornare indietro come fece durante il Cda del 1 ottobre 2012, quando ignorò i 44 curricula pervenuti e tirò fuori a sorpresa il nome della Crivellenti che non aveva neanche presentato domanda. «La Fondazione - scrisse sul punto il Tar - aveva inteso autovincolarsi» e «per poter legittimamente sottrarsi agli impegni assunti con la pubblicazione del bando, avrebbe potuto soltanto procedere a una revoca motivata della procedura, non certo disapplicare di fatto le regole cui si era autovincolata». Ecco perché - avevano aggiunto i giudici - violando «senza nemmeno revocarla formalmente la procedura di selezione che aveva esso stesso approvato», il Cda «ha smentito il metodo di analisi stabilito nella precedente seduta del 21 settembre (quello cioè di consentire un'effettiva e ponderata analisi dei curricula) e ha gravemente alterato la par condicio fra i candidati, dando ingresso a una candidatura proposta al di fuori delle regole del bando».
Il Tar aveva anche spiegato che la lettura del verbale della riunione del 1 ottobre «dimostra che le scelte della Fondazione sono state adottate del tutto al di fuori del percorso logico-giuridico previsto dallo Statuto» che richiede «una specifica e comprovata esperienza nel settore dell'organizzazione musicale e nella gestione di enti consimili». In realtà - aveva concluso il Tar - la candidatura della Crivellenti è stata una «sorta di nomina del presidente (cioè di Zedda), legata a motivi di opportunità politico-amministrativa, tanto è vero che lo stesso presidente si è assunto per intero la responsabilità della scelta».